IN EVIDENZA
Rivolta nel carcere di Bari, ferito un poliziotto
Il personale della Polizia penitenziaria è riuscito a ristabilire l’ordine rapidamente, e i detenuti coinvolti sono stati trasferiti in altri istitutiRivolta nel carcere di Bari, ferito un poliziotto- Nanopress.itLe tensioni sembrano essere state causate dalle condizioni psicofisiche di uno dei detenuti coinvolti. Rivolta nel carcere di Bari, ferito un poliziottoLa situazione nel carcere di Bari è tornata alla normalità dopo un episodio di tensione che ha coinvolto quattro detenuti. Secondo le fonti, i detenuti hanno rifiutato di rientrare nelle loro celle e hanno aggredito un agente della Polizia penitenziaria, che è rimasto lievemente ferito. Un infermiere è stato temporaneamente bloccato nell’ambulatorio, ma è stato liberato poco dopo senza riportare ferite.Le tensioni sembrano essere state causate dalle condizioni psicofisiche di uno dei detenuti coinvolti. Nonostante la situazione critica, il personale della Polizia penitenziaria è riuscito a ristabilire l’ordine rapidamente, e i detenuti coinvolti sono stati trasferiti in altri istituti. LEGGI TUTTO
Tajani: non escludiamo nuove sanzioni per Russia
Tajani: non escludiamo nuove sanzioni per Russia | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
Referendum cittadinanza: il comitato promotore proietta il logo sulla facciata Palazzo Chigi
Ascolta la versione audio dell’articoloIl simbolo del referendum sulla cittadinanza è stato proiettato sulla facciata di Palazzo Chigi la sera del 14 maggio, durante un flashmob del Comitato promotore in piazza Colonna «per rompere il muro del silenzio sul voto dell’8 e 9 giugno». In piazza erano presenti i presidenti del comitato promotore Riccardo Magi con Deepika Salhan, la coordinatrice della campagna, Antonella Soldo, la tesoriera di +Europa, Carla Taibi e Antonio Liguori di ActionAid. Ai referendum Il Sole 24 Ore ha dedicato un dossier.Cittadinanza, Sonny Olumati: ci sono tanti figli d’Italia che continuiamo a chiamare stranieriOscuramento mediatico sul referendum«Visto che Giorgia Meloni anche al premier time ha rifiutato di dire qualcosa sull’appuntamento referendario e che continua l’oscuramento mediatico sul voto dell’8-9 giugno – ha detto il segretario di +Europa, Riccardo Magi, presidente del Comitato promotore del referendum sulla cittadinanza – siamo riusciti a far dire a Palazzo Chigi qualcosa sul referendum, a garantire un po’ di informazione, quello che la presidente del Consiglio e tutto il governo, smentendo se stessi, non ha ancora voluto fare. Continueremo questa battaglia perché crediamo che sia una lotta di democrazia, di stato di diritto e di riforme che sono essenziali e urgenti per il nostro Paese».Loading…Cittadinanza, Emilia Sfichi: una corsa a ostacoli ottenerla, fra Covid e mancate comunicazioniMagi: la premier è silente«Palazzo Chigi stasera parla», ha detto Magi. «Questa sera Palazzo Chigi fa un’informazione sull’appuntamento dell’8 e 9 giugno del referendum». E ha richiamato «il diritto dei cittadini di dire la loro», ricordando che «la premier negli anni scorsi si scagliava contro i governi che negavano informazione, i governi che silenziavano il referedum. La stessa presidente oggi è silente». LEGGI TUTTO
Ius scholae, Forza Italia tira dritto. Ma la Lega rilancia con rottamazione fiscale e flat tax
Ascolta la versione audio dell’articoloDopo le scintille sotterranee sull’aumento dei pedaggi autostradali, con l’emendamento di maggioranza prima presentato e poi ritirato, gli alleati di governo tornano a litigare sullo ius scholae. Antonio Tajani, in particolare, risponde indirettamente alle parole della premier Giorgia Meloni, che aveva sottolineato come la cittadinanza non fosse «tra le priorità indicate nel programma», sostenendo esattamente il contrario. La riforma dello Ius Italiae «è assolutamente in sintonia con il programma del centrodestra» che «all’articolo 6» parla di «integrazione». Inoltre, rimarca sempre il leader di FI, «nella scorsa legislatura, anche Fratelli d’Italia era favorevole” al percorso di dieci anni di istruzione come viatico per diventare cittadini italiani. Dichiarazioni a cui ribatte duramente la Lega («Se Tajani vuole, se ne riparlerà forse fra dieci anni. Con noi per diventare italiani non possono esserci scorciatoie di alcun tipo»), mentre FdI risponde con il silenzio.Alleati in ordine sparsoNon servono polemiche, è il mantra che ripete più di un meloniano. Sottotesto: l’esito dei referendum parla chiaro, passiamo oltre. Ma il vicepremier azzurro tira dritto e, pur sottolineando che che la priorità ora è la riforma della giustizia, ribadisce la volontà di portare il testo dello Ius Italiae in Aula: «Vogliamo aprire un dibattito a livello parlamentare» e «non c’entra nulla il governo». Ma i leghisti non sono della stessa opinione: «Altro che Ius Scholae, avanti tutta con pace fiscale, rottamazione delle cartelle e flat tax!», il post con cui i salviniani avviano lo scontro di giornata. Arricchito, nel corso delle ore dalle argomentazioni di Claudio Borghi e Fabrizio Cecchetti: «Con la Lega al Governo, la priorità resta la nostra gente. Lo ius scholae lo lasciamo a chi sogna un Paese senza identità e senza regole».Loading…I paletti sul FiscoAd inserirsi nel dibattito sulle priorità dell’esecutivo interviene, da Fratelli d’Italia, il viceministro Maurizio Leo che pone paletti ben precisi alla Lega sulla rottamazione. «Non è che siamo contrari», ma ormai è una questione per la prossima legge di Bilancio perché «il perimetro finanziario del 2025 si è esaurito», e inoltre «la rottamazione si può fare, ma non deve essere erga omnes» bensì rivolta solo a chi si trova veramente in difficoltà. Tajani rilancia sul taglio dell’Irpef per il ceto medio: la battaglia – promette – partirà dopo l’estate (periodo in cui Forza si concentrerà sul dossier sanità). E si abbinerà ad un’iniziativa sulla giustizia civile «perché la lentezza del processo civile ci costa il 2-3 % del Pil», soldi con cui «si possono fare tante altre cose: abbassare le tasse, alzare i salari».Pedaggi, polemiche non sopiteSullo sfondo resta la polemica – interna ed esterna alla maggioranza – sull’aumento dei pedaggi autostradali contenuto in un emendamento al Dl Infrastrutture, prima presentato dai relatori e poi ritirato. Una vera e propria patata bollente per il governo Meloni che ha creato frizioni tra FdI e Lega sulla paternità della misura e che ha visto le opposizioni salire sulle barricate contro la «nuova tassa sulle vacanze». «Mi pare un problema risolto, ma noi non siamo stati coinvolti», si tira fuori Tajani. Mentre la segretaria del Pd Elly Schlein, nell’annunciare il ritiro ufficiale dell’emendamento della discordia, mette il dito nella piaga. «Giorgia Meloni si impegni a non presentare più l’aumento dei pedaggi per gli italiani nemmeno sotto altre forme, anche nei prossimi provvedimenti. E se ci riproveranno, li fermeremo di nuovo». Dal M5s Giuseppe Conte si dice certo che il governo «riproverà ad infilare nuove tasse e rincari nei conti delle famiglie già alla canna del gas. Pensano che le persone siano stupide. Manteniamo alta la guardia». LEGGI TUTTO
Start, ospiti Marianna Ricciardi (M5S) e Raffaele Nevi (FI)
Start, ospiti Marianna Ricciardi (M5S) e Raffaele Nevi (FI) | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
Rivolta nel carcere di Bari, ferito un poliziotto
Il personale della Polizia penitenziaria è riuscito a ristabilire l’ordine rapidamente, e i detenuti coinvolti sono stati trasferiti in altri istitutiRivolta nel carcere di Bari, ferito un poliziotto- Nanopress.itLe tensioni sembrano essere state causate dalle condizioni psicofisiche di uno dei detenuti coinvolti. Rivolta nel carcere di Bari, ferito un poliziottoLa situazione nel carcere di Bari è tornata alla normalità dopo un episodio di tensione che ha coinvolto quattro detenuti. Secondo le fonti, i detenuti hanno rifiutato di rientrare nelle loro celle e hanno aggredito un agente della Polizia penitenziaria, che è rimasto lievemente ferito. Un infermiere è stato temporaneamente bloccato nell’ambulatorio, ma è stato liberato poco dopo senza riportare ferite.Le tensioni sembrano essere state causate dalle condizioni psicofisiche di uno dei detenuti coinvolti. Nonostante la situazione critica, il personale della Polizia penitenziaria è riuscito a ristabilire l’ordine rapidamente, e i detenuti coinvolti sono stati trasferiti in altri istituti. LEGGI TUTTO
Tajani: non escludiamo nuove sanzioni per Russia
Tajani: non escludiamo nuove sanzioni per Russia | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO