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Burkina Faso, golpe militare. In arresto il presidente
Anche il Burkina Faso, come la Guinea e il Mali, è finito nella mani dei militari. Nel poverissimo Paese dell’Africa occidentale, schiacciato da quasi un decennio di brutalità jihadista, forze armate ribelli hanno destituito il presidente Roch Marc Christian Kaboré e dissolto il Parlamento. Accusando le autorità di aver fallito contro l’Isis e al Qaida, che hanno ucciso migliaia di persone e costretto un milione e mezzo a fuggire dalle proprie case. La crisi, scoppiata con episodi di ammutinamento in varie caserme e manifestazioni anti-governative in cui è stato dato alle fiamme il quartier generale del partito di Kaborè, è degenerata nello spazio di 24 ore con la notizia dell’arresto del presidente. Il capo dello Stato, insieme con il leader del Parlamento e alcuni ministri, sono stati condotti in una caserma della capitale Ouagadougou, hanno poi confermato diverse fonti di sicurezza, mentre nei pressi della residenza di Kaborè sono stati visti tre veicoli militari crivellati di proiettili e tracce di sangue. E decine di militari incappucciati si sono appostati davanti alla sede della tv pubblica. Nel caos è apparso un tweet del presidente che invitava «coloro che hanno imbracciato le armi a riporle». Impossibile però sapere se l’avesse scritto di suo pugno, mentre il partito denunciava persino un «tentativo di ucciderlo». In serata i golpisti hanno fatto chiarezza, annunciato in tv di aver preso il potere e di aver chiuso le frontiere. Con la promessa di rito di un «ritorno all’ordine costituzionale in un tempo ragionevole». LEGGI TUTTO
Elezioni comunali, le reazioni politiche. Schlein: “Destra guarda sondaggi, noi vinciamo”
“La volontà popolare ha sempre ragione, congratulazioni a Silvia Salis”. Così il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, ha commentato dalla sala Trasparenza di piazza De Ferrari la vittoria di Silvia Salis. “Ha fatto un bel lavoro, certamente migliore di noi, altrimenti avremmo vinto. Adesso c’è da tirarsi su le maniche e lavorare”. In merito ai futuri rapporti tra Regione e Comune, Bucci ha aggiunto: “Farò il mio lavoro istituzionale come ho fatto con Savona in questi 6 mesi. C’è rispetto reciproco e si va avanti. Sarà così anche con il sindaco di Genova. Io amo la mia città e, insieme a chi la ama, lavoriamo per lei. Se c’è la volontà di portare avanti la crescita della città, lavorare per progetti importanti, spendere i soldi che siamo riusciti a guadagnare, allora collaboreremo insieme a andremo avanti. Sicuramente se qualcuno vuole fare la decrescita felice è un problema che verrà affrontato”. Quindi, “ora si lavora tutti insieme – ha concluso -. Adesso basta piangere, si lavora tutti per lo stesso obiettivo. Dimostrerò che sappiamo lavorare come abbiamo fatto con Savona”. LEGGI TUTTO
Crolla il solaio per una fuga di gas, paura a Napoli: tre feriti
L’esplosione ha provocato un forte boato che ha spaventato i residenti del quartiere, molti dei quali sono scesi in strada per la paura.Crolla il solaio per una fuga di gas, paura a Napoli: tre feriti – Nanopress.itI vigili del fuoco stanno verificando la sicurezza dell’edificio e degli edifici vicini. Crolla il solaio per una fuga di gas, paura a Napoli: tre feritiTre persone sono rimaste ferite a Napoli a causa del crollo del solaio di un’abitazione in vico Pace, nel rione Forcella. L’incidente è stato causato probabilmente dall’esplosione di una bombola di gas o da una fuga di gas. Fortunatamente, nessuno dei feriti è in gravi condizioni.L’esplosione ha provocato un forte boato che ha spaventato i residenti del quartiere, molti dei quali sono scesi in strada per la paura. Le otto famiglie residenti nello stabile sono state evacuate per precauzione. I vigili del fuoco stanno verificando la sicurezza dell’edificio e degli edifici vicini. LEGGI TUTTO
Crollato un seracco sul Monte Bianco, un morto e quattro feriti
Stando ai primi accertamenti, il crollo sarebbe dovuto a cause naturali. L’incidente si è registrato la notte scorsa lungo il versante francese del Monte Bianco. Crollato un seracco sul Monte Bianco, un morto e quattro feriti – Nanopress.itTra i feriti, c’è una persona in condizioni molto gravi. Le operazioni di soccorso sono tuttora in corso. Crollato un seracco sul Monte Bianco, un morto e quattro feritiUn grave incidente si è registrato nelle scorse ore sul versante francese del Monte Bianco. Un seracco è precipitato, causando una vittima e quattro feriti, di cui uno in condizioni molto gravi. L’incidente è avvenuto intorno alle 3 del mattino nel settore del Mont Blanc du Tacul, a 4.100 metri di quota.Sono stati coinvolti 15 alpinisti, tutti soccorsi e trasportati negli ospedali di Sallanches e Annecy. Le operazioni di soccorso sono ancora in corso, con l’intervento di elicotteri della gendarmeria nazionale e della protezione civile francese, squadre cinofile, vigili del fuoco e il Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix. Stando ai primi accertamenti, il crollo sarebbe dovuto a cause naturali.Cos’è un seraccoUn seracco – come quello precipitato nelle scorse ore sul Monte Bianco – altro non è che un grande blocco di ghiaccio che si forma sui ghiacciai a causa della fratturazione del ghiaccio stesso. Questa fratturazione avviene quando il ghiaccio supera il suo limite di plasticità, spesso in corrispondenza di bruschi cambiamenti di pendenza del letto del ghiacciaio. I seracchi possono avere dimensioni variabili, da pochi metri a centinaia di metri, e sono tipicamente a forma di torre o pinnacolo. LEGGI TUTTO
Decreto Albania, con ok Senato è legge. Dai rimpatri rafforzati ai Cpr, le novità
Nell’ambito della procedura del trattenimento dello straniero, si fa salva la facoltà di disporre il trasferimento dello stesso in altro centro, senza che venga meno il trattenimento adottato e che sia richiesta una nuova convalida. La mancata convalida del provvedimento di trattenimento nei confronti del richiedente che ha presentato la domanda non preclude l’eventuale successiva adozione di un provvedimento di trattenimento, qualora ne ricorrano i presupposti. Quando quest’ultimo provvedimento è adottato immediatamente o, comunque, non oltre quarantotto ore dalla comunicazione della mancata convalida, il richiedente permane nel centro fino alla decisione sulla convalida del provvedimento LEGGI TUTTO
Burkina Faso, golpe militare. In arresto il presidente
Anche il Burkina Faso, come la Guinea e il Mali, è finito nella mani dei militari. Nel poverissimo Paese dell’Africa occidentale, schiacciato da quasi un decennio di brutalità jihadista, forze armate ribelli hanno destituito il presidente Roch Marc Christian Kaboré e dissolto il Parlamento. Accusando le autorità di aver fallito contro l’Isis e al Qaida, che hanno ucciso migliaia di persone e costretto un milione e mezzo a fuggire dalle proprie case. La crisi, scoppiata con episodi di ammutinamento in varie caserme e manifestazioni anti-governative in cui è stato dato alle fiamme il quartier generale del partito di Kaborè, è degenerata nello spazio di 24 ore con la notizia dell’arresto del presidente. Il capo dello Stato, insieme con il leader del Parlamento e alcuni ministri, sono stati condotti in una caserma della capitale Ouagadougou, hanno poi confermato diverse fonti di sicurezza, mentre nei pressi della residenza di Kaborè sono stati visti tre veicoli militari crivellati di proiettili e tracce di sangue. E decine di militari incappucciati si sono appostati davanti alla sede della tv pubblica. Nel caos è apparso un tweet del presidente che invitava «coloro che hanno imbracciato le armi a riporle». Impossibile però sapere se l’avesse scritto di suo pugno, mentre il partito denunciava persino un «tentativo di ucciderlo». In serata i golpisti hanno fatto chiarezza, annunciato in tv di aver preso il potere e di aver chiuso le frontiere. Con la promessa di rito di un «ritorno all’ordine costituzionale in un tempo ragionevole». LEGGI TUTTO
Elezioni comunali, le reazioni politiche. Schlein: “Destra guarda sondaggi, noi vinciamo”
“La volontà popolare ha sempre ragione, congratulazioni a Silvia Salis”. Così il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, ha commentato dalla sala Trasparenza di piazza De Ferrari la vittoria di Silvia Salis. “Ha fatto un bel lavoro, certamente migliore di noi, altrimenti avremmo vinto. Adesso c’è da tirarsi su le maniche e lavorare”. In merito ai futuri rapporti tra Regione e Comune, Bucci ha aggiunto: “Farò il mio lavoro istituzionale come ho fatto con Savona in questi 6 mesi. C’è rispetto reciproco e si va avanti. Sarà così anche con il sindaco di Genova. Io amo la mia città e, insieme a chi la ama, lavoriamo per lei. Se c’è la volontà di portare avanti la crescita della città, lavorare per progetti importanti, spendere i soldi che siamo riusciti a guadagnare, allora collaboreremo insieme a andremo avanti. Sicuramente se qualcuno vuole fare la decrescita felice è un problema che verrà affrontato”. Quindi, “ora si lavora tutti insieme – ha concluso -. Adesso basta piangere, si lavora tutti per lo stesso obiettivo. Dimostrerò che sappiamo lavorare come abbiamo fatto con Savona”. LEGGI TUTTO