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Conte: In piazza per dire no al Genocidio
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Referendum su lavoro e cittadinanza, quesiti e come si vota: date e cosa sapere
Hanno diritto di voto anche tutti i cittadini italiani iscritti all’AIRE. Il materiale elettorale deve pervenire all’indirizzo di residenza non oltre 18 giorni prima della data del voto. Nel plico saranno presenti le 5 schede elettorali, una scheda con le generalità del cittadino e tre buste, di cui una già preaffrancata per la rispedizione al consolato di riferimento. Non oltre le ore 16 del giovedì prima della data delle votazioni in Italia, i responsabili degli uffici consolari provvederanno a inviare i plichi in Italia LEGGI TUTTO
Dl Sicurezza, FDI: nessuna fuga dal parlamento
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Strage di Bologna, dopo 44 anni migliaia di persone in piazza per ricordare l’attentato
L’attentato di Bologna del 1980 è stato attribuito ai Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR), un gruppo neofascista italiano protagonosta di quelli che saranno definiti poi i cosiddetti “anni di piombo”. Due membri dei NAR, Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, sono stati condannati per il loro ruolo nell’agguato costato la vita a 85 persone. Strage di Bologna, dopo 44 anni migliaia di persone in piazza per ricordare l’attentato – Nanopress.itOggi, a 44 anni da quel giorno, sono previste diverse commemorazioni per ricordare le vittime della strage di Bologna.Strage di Bologna, dopo 44 anni migliaia di persone in piazza per ricordare l’attentatoOggi ricorre il 44° anniversario della strage di Bologna, uno degli attentati più devastanti della storia recente del nostro Paese. Il 2 agosto 1980, alle 10:25, una bomba esplose nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Bologna Centrale, causando la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200.Oggi, a quasi mezzo secolo da quel drammatico giorno, si terranno diverse commemorazioni per ricordare le vittime e riflettere sull’importanza di non dimenticare le vittime. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato come questa tragedia rappresenti una ferita insanabile e un monito permanente per le generazioni future. Le condanneL’attentato di Bologna del 1980 è stato attribuito a gruppi neofascisti, in particolare ai Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR). I motivi dietro questo atto terroristico sono complessi e legati a un periodo di grande tensione politica e sociale in Italia, noto come gli “anni di piombo”.Durante questo periodo, l’Italia era segnata da violenze politiche, con gruppi estremisti sia di destra che di sinistra che cercavano di destabilizzare il Paese. L’obiettivo dei neofascisti era creare un clima di paura e insicurezza per favorire un ritorno a un regime autoritario. La strage di Bologna, con la sua brutalità e il numero elevato di vittime, mirava a colpire duramente la popolazione civile per raggiungere questo scopo. Strage di Bologna – Nanopress.itDue membri dei NAR, Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, sono stati condannati per il loro ruolo nell’attentato. Tuttavia, il contesto e le dinamiche dietro l’attacco sono complessi e coinvolgono anche altre figure e gruppi dell’estrema destra italiana.Le indagini e i processi legati alla strage di Bologna sono stati lunghi e complessi. Nonostante le condanne di alcuni membri dei NAR, ci sono ancora molte domande senza risposta e teorie di complotto che circondano l’attentato. Ogni anno, come oggi, si tengono commemorazioni per ricordare le vittime e mantenere viva la memoria di questo tragico evento. LEGGI TUTTO
Polizze anti-calamità, via libera della Camera al decreto: le novità per i contratti assicurativi delle imprese
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaVia libera della Camera dei deputati al ddl di conversione in legge del decreto sulle polizze catastrofali, senza modifiche rispetto al testo licenziato in commissione. Il provvedimento, che scade il 30 maggio, ha ottenuto 128 voti favorevoli e nessun voto contrario con le opposizioni che si sono astenute. Ora passa al Senato in seconda lettura. Il Governo corre ai ripari sul fronte della protezione dei beni produttivi dai danni causati da eventi catastrofali. Con il decreto-legge n. 39 del 2025 (già entrato in vigore), vengono introdotte nuove scadenze e regole più chiare per l’obbligo assicurativo destinato alle imprese, con l’obiettivo di rendere più efficace il sistema di tutela economica in caso di calamità naturali.Il provvedimento si compone di due articoli e contiene misure urgenti in materia di assicurazione obbligatoria per i rischi catastrofali. Il cuore del decreto è l’articolo 1, che posticipa le scadenze entro cui le imprese devono stipulare polizze a copertura di danni a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature, qualora colpiti da disastri naturali.Loading…Proroga dei tempiPer le medie imprese, il nuovo termine è fissato al 1° ottobre 2025, mentre le piccole imprese e le micro-imprese avranno tempo fino al 31 dicembre 2025. Nessuna proroga invece per le grandi imprese, che dovranno mettersi in regola entro il 31 marzo 2025, ma con l’applicazione delle sanzioni rinviata al 30 giugno. Le sanzioni consistono nella perdita del diritto ad accedere a contributi, agevolazioni o sovvenzioni pubbliche, nel caso in cui non sia stata stipulata la copertura assicurativa.Regole più chiare e vincoli più strettiNel corso dell’esame parlamentare sono state introdotte modifiche significative: il valore assicurabile è ora definito in maniera puntuale: si parla di valore di ricostruzione a nuovo per gli immobili, costo di rimpiazzo per i beni mobili, e costo di ripristino per i terreni.Per le grandi imprese e le società collegate che rispettano determinati criteri, non si applicano i limiti su franchigie e premi. È previsto un monitoraggio dei contratti da parte del Garante per la sorveglianza dei prezzi. LEGGI TUTTO
Conte: In piazza per dire no al Genocidio
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