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Referendum, Calenda al seggio con la scheda esaurita
Il senatore e leader di Azione Carlo Calenda si è recato al seggio a Roma per votare ai referendum abrogativi, ma ha trovato la propria scheda elettorale completa di tutti i timbri, quindi esaurita. Ciò ha provocato un momento di lieve imbarazzo tra il senatore e gli scrutatori che gli hanno poi indicato la procedura per rimediare: “Vada in via Petroselli, le rifanno subito la scheda”. All’uscita dal seggio, Calenda ha commentato: “Sono andato a votare e avevo anche la scheda esaurita. Detto questo, sono un senatore eletto: è giusto che chi è eletto vada a votare. Dopodiché sui referendum… è una lunga prassi. Chi vuole andare va, chi non vuole andare non va: vuol dire che non è d’accordo con i quesiti, e non c’è nulla di antidemocratico in questo.” Calenda dunque è andato a Via Petroselli a ritirare una nuova scheda e poi è tornato al suo seggio per votare. Ha ritirato le schede per tutti e 5 i quesiti. LEGGI TUTTO
Terzo mandato, il Governo valuta l’impugnazione della legge trentina
Ascolta la versione audio dell’articoloNello scenario tattico nazionale che si profila intorno al terzo mandato e alle singole iniziative di alcune regioni, il Governo starebbe valutando di proporre oggi 19 maggio – ultimo giorno utile per sollevare la questione alla Corte Costituzionale – in Consiglio dei ministri l’impugnazione della legge trentina sui mandati, la norma cioè che consentirebbe la candidatura di Maurizio Fugatti per la terza volta alla provincia autonoma di Trento.Bignami (Fdi): logico impugnare legge trentina sui mandati«Vista la sentenza della Consulta – evidenzia Galeazzo Bignami, capogruppo FdI alla Camera – ritengo che il limite debba essere applicato in tutte le Regioni. Salvo connotazioni specifiche di statuto speciale, che non mi pare ci siano, penso che l’impugnazione ne sia la logica conseguenza».Loading…La scelta vede fredda la Lega e agita le acque in maggioranza. Il partito del vicepremier – infatti – è da sempre contrario al tetto dei mandati e ha già subito la sentenza su De Luca che ha messo fuori gioco, almeno per il prossimo giro, anche Luca Zaia. Nelle scorse settimane, tra l’altro, il ministro per gli Affari Regionali, il leghista Roberto Calderoli, ha pubblicamente dichiarato che, a suo avviso, l’impugnazione non ha motivi tecnici paventando, invece, la presenza di motivi politici. Peraltro l’approvazione, ad aprile, nel Consiglio trentino, della legge voluta dalle Lega, che aumenta da due a tre i mandati massimi consecutivi per il presidente della Provincia autonoma, aveva provocato tensioni in Fratelli d’Italia con tre consiglieri in dissenso.Dopo di che dalla Lega si avverte che, una volta sollevata la questione, ogni decisione della Consulta andrà accettata e che la decisione potrebbe anche non essere quella di estendere quanto deciso per la Campania e le Regioni ordinarie alle autonome. Lo stop alla CampaniaIl governo aveva già impugnato e ottenuto lo stop della Consulta sulla legge della Campania per il terzo mandato di Vincenzo De Luca. Un intervento però limitato alle “Regioni ordinarie” mentre nei casi della norma trentina e eventuale del Friuli Venezia Giulia, si parla di regioni a statuto speciale. LEGGI TUTTO
Arriva ADRIANO, il primo dipendente robotico della pubblica amministrazione
o Giuliano Dami – Ingegnere Roboticoo Progettazione e realizzazione dei componenti hardware del robotProgetto made in ItalyLa realizzazione di ADRIANO è anche un altro successo della robotica italiana, una vera eccellenza nel mondo, confermata anche dai recenti riconoscimenti ai professori Antonio Bicchi e Bruno Siciliano, entrambi insigniti, negli ultimi due anni, dalla Società mondiale di Robotica del prestigioso titolo internazionale di “Pionieri della Robotica e dell’Automazione”. Peraltro, anche assegnatari con il loro team, dell’ambito “Synergy Grant”, un importante titolo e contributo economico dato dal Consiglio Europeo delle Ricerche ai migliori progetti robotici altamente sperimentali.Progetto di frontiera«ADRIANO – afferma il Presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti – è un progetto sperimentale di frontiera che abbiamo promosso con determinazione, con l’obiettivo di far comprendere quali possano essere le possibili interconnessioni tra la robotica e l’intelligenza artificiale e come queste interconnessioni possano portare a realizzare strumenti utili a migliorare la qualità della vita delle persone. Per realizzare questo progetto abbiamo collaborato con le migliori eccellenze italiane nel campo della ricerca, della robotica e dell’intelligenza artificiale. ADRIANO si innesta in un contesto architettonico unico nel cuore di Roma, il Tempio di Vibia Sabina e Adriano, dove la storia e l’innovazione si fondono in maniera dinamica e vincente».La visione dell’Istituto Italiano di Tecnologia«L’Istituto Italiano di Tecnologia – dice Giorgio Metta, Direttore scientifico IIT – ha sempre avuto, tra i suoi obiettivi principali, quello di portare la ricerca scientifica fuori dai laboratori, per trasformarla in innovazione concreta al servizio della società. Questo progetto rappresenta esattamente questa visione: un robot umanoide che non è solo un esempio di avanzamento tecnologico, ma un primo passo verso un futuro in cui le macchine interagiscono in modo naturale con le persone, supportando e migliorando i servizi a disposizione del pubblico».La prima volta di ADRIANO«Ego in versione ADRIANO – spiega Antonio Bicchi, Head of SoftBots Laboratory IIT e Professore di Robotica all’Università di Pisa – è una prima volta da molti punti di vista: è la prima volta che un robot intelligente e autonomo accoglie visitatori in una delle strutture più suggestive tramandate dalla Roma antica ed è la prima volta che in Italia la Pubblica Amministrazione si mette a capo di un progetto in cui alcuni tra i migliori centri della ricerca italiana, Università e alcune delle startup più promettenti di robotica, hanno collaborato per fare una operazione di questa portata innovativa».Le funzionalità avanzate di ADRIANO«Il robot ADRIANO, progettato per accogliere cittadini e turisti nel Tempio di Vibia Sabina e Adriano, ha funzionalità avanzate – afferma Daniele Nardi, Professore ordinario di Intelligenza Artificiale alla Sapienza Università di Roma – che lo rendono autonomo ed espressivo nelle interazioni vocali, capace di gestire conversazioni e fornire informazioni storiche contestualizzate nella planimetria stessa del Tempio. La piattaforma robotica è stata realizzata da IIT e QBRobotics, mentre Sapienza e IIT hanno sviluppato la parte di navigazione e di interazione tramite comportamenti che integrano gesti ed espressioni facciali con il sistema di generazione delle risposte vocali realizzato da Babelscape».Loading… LEGGI TUTTO
La tua auto si avvia senza chiavi? Come evitare che te la rubino
Anche se dotate di tecnologie di ultima generazione, le nuove auto risultano decisamente più vulnerabili ai furti rispetto al recente passato.Ad oggi, infatti, l’elettronica è l’elemento principale dei veicoli più moderni e ad essa ci si appoggia per connettere i vari sistemi integrati. Tuttavia proprio il punto di forza delle nuove tecnologie può divenire, al contempo, anche l’anello debole per quanto concerne la questione sicurezza, specie per i modelli dotati di accensione e apertura di portiere keyless. È sufficiente, ad esempio, un semplice scanner di frequenze del costo di poche decine di euro per riuscire a rilevare il codice prodotto dalle chiavi elettroniche e farlo acquisire a un piccolo ripetitore che consentirà di aprire l’auto senza neppure la necessità di scassinare la serratura, sempre che si tratti di un modello che ne è ancora dotato.Il pericolo furti ha spinto varie case automobilistiche a effettuare specifici test per verificare l’efficacia dei propri sistemi di sicurezza. Stando a uno studio condotto negli Stati Uniti sarebbero sufficienti dai 5 secondi a un minuto per scardinare le difese tecnologiche di nuova generazione. La prova effettuata su 35 vetture da parte del National insurance crime bureau ha condotto a numeri non proprio confortanti: ben 19 auto sono state aperte e 18 messe addirittura in moto.Se si parla poi di sistemi di sicurezza basati sul controllo via app tramite smartphone, le cose peggiorano ulteriormente. In primis c’è il rischio di smarrimento o furto del cellulare, che comporta di conseguenza anche una grave falla nella sicurezza della propria auto: non è difficile, infatti, hackerare il profilo del proprietario e quindi sostituirsi a esso alla guida del mezzo.In sostanza si può affermare che i nuovi ladri d’auto devono essere necessariamente esperti di tecnologia. Non più, dunque, vetri rotti, serrature scassinate o ricerca dei fili d’accensione del mezzo sotto il cruscotto, bensì un vero e proprio lavoro da hacker, col veicolo che viene violato senza compiere alcuno sforzo fisico e senza danni.Come difendersiPer poter arginare il problema si possono adottare delle soluzioni “fai da te”, a partire dal luogo in cui si sceglie di conservare le chiavi del mezzo. Sempre meglio tenerle ben distanti da porte e finestre (cosicché il codice sia difficilmente captabile dall’esterno), e meglio ancora riporle all’interno di scatole di metallo. Esistono anche dei sacchetti speciali, acquistabili online, che isolano le chiavi riproducendo un sistema simile a quello della gabbia di Faraday.C’è addirittura chi propone un ritorno ai vecchi sistemi di sicurezza caserecci, come le catene con lucchetto da avvolgere attorno al volante o gli storici bloccasterzo: questi ultimi, ben visibili dal finestrino, potrebbero scoraggiare chi è alla ricerca di una preda facile. LEGGI TUTTO
Riace, il Consiglio comunale respinge la richiesta di decadenza di Mimmo Lucano
Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di letturaMimmo Lucano resta sindaco di Riace. Il consiglio comunale, infatti, nella seduta dell’8 aprile ha respinto la decadenza con un voto a maggioranza, un solo astenuto e l’assenza dei tre consiglieri di opposizione, dopo il provvedimento di metà marzo della prefettura di Reggio Calabria in seguito alla condanna definitiva a 18 mesi per un falso contestato a Lucano nel processo “Xenia”. Lucano non era presente. Secondo il Viminale, seppur con pena sospesa la condanna rientrerebbe nella fattispecie della legge Severino per la quale Lucano sarebbe stato ineleggibile. La Prefettura può ricorrere al giudice civile.Lucano: spero che la vicenda della decadenza si chiuda qui«Non avevo dubbi sulla decisione del Consiglio comunale che avrebbe votato contro la mia decadenza. Spero che la vicenda si chiuda qui, ma se la Prefettura, come ha già annunciato, promuoverà l’azione popolare, ovviamente cercherò di far valere le mie ragioni in tutte le sedi opportune che la legge mi consentirà», ha commentato il sindaco di Riace ed europarlamentare Mimmo Lucano.Loading…Mimmo Lucano assolto: “Uscita da un tunnel”Sull’applicazione della Severino Lucano sta pensando di rivolgersi a Mattarella«Nel mio caso – ha aggiunto – l’applicazione della legge Severino, per come dicono tutti gli avvocati ed esperti di diritto amministrativo, è assurda. Proprio per questo stiamo pensando di rivolgerci al presidente della Repubblica Sergio Mattarella». LEGGI TUTTO
Referendum, Calenda al seggio con la scheda esaurita
Il senatore e leader di Azione Carlo Calenda si è recato al seggio a Roma per votare ai referendum abrogativi, ma ha trovato la propria scheda elettorale completa di tutti i timbri, quindi esaurita. Ciò ha provocato un momento di lieve imbarazzo tra il senatore e gli scrutatori che gli hanno poi indicato la procedura per rimediare: “Vada in via Petroselli, le rifanno subito la scheda”. All’uscita dal seggio, Calenda ha commentato: “Sono andato a votare e avevo anche la scheda esaurita. Detto questo, sono un senatore eletto: è giusto che chi è eletto vada a votare. Dopodiché sui referendum… è una lunga prassi. Chi vuole andare va, chi non vuole andare non va: vuol dire che non è d’accordo con i quesiti, e non c’è nulla di antidemocratico in questo.” Calenda dunque è andato a Via Petroselli a ritirare una nuova scheda e poi è tornato al suo seggio per votare. Ha ritirato le schede per tutti e 5 i quesiti. LEGGI TUTTO
Terzo mandato, il Governo valuta l’impugnazione della legge trentina
Ascolta la versione audio dell’articoloNello scenario tattico nazionale che si profila intorno al terzo mandato e alle singole iniziative di alcune regioni, il Governo starebbe valutando di proporre oggi 19 maggio – ultimo giorno utile per sollevare la questione alla Corte Costituzionale – in Consiglio dei ministri l’impugnazione della legge trentina sui mandati, la norma cioè che consentirebbe la candidatura di Maurizio Fugatti per la terza volta alla provincia autonoma di Trento.Bignami (Fdi): logico impugnare legge trentina sui mandati«Vista la sentenza della Consulta – evidenzia Galeazzo Bignami, capogruppo FdI alla Camera – ritengo che il limite debba essere applicato in tutte le Regioni. Salvo connotazioni specifiche di statuto speciale, che non mi pare ci siano, penso che l’impugnazione ne sia la logica conseguenza».Loading…La scelta vede fredda la Lega e agita le acque in maggioranza. Il partito del vicepremier – infatti – è da sempre contrario al tetto dei mandati e ha già subito la sentenza su De Luca che ha messo fuori gioco, almeno per il prossimo giro, anche Luca Zaia. Nelle scorse settimane, tra l’altro, il ministro per gli Affari Regionali, il leghista Roberto Calderoli, ha pubblicamente dichiarato che, a suo avviso, l’impugnazione non ha motivi tecnici paventando, invece, la presenza di motivi politici. Peraltro l’approvazione, ad aprile, nel Consiglio trentino, della legge voluta dalle Lega, che aumenta da due a tre i mandati massimi consecutivi per il presidente della Provincia autonoma, aveva provocato tensioni in Fratelli d’Italia con tre consiglieri in dissenso.Dopo di che dalla Lega si avverte che, una volta sollevata la questione, ogni decisione della Consulta andrà accettata e che la decisione potrebbe anche non essere quella di estendere quanto deciso per la Campania e le Regioni ordinarie alle autonome. Lo stop alla CampaniaIl governo aveva già impugnato e ottenuto lo stop della Consulta sulla legge della Campania per il terzo mandato di Vincenzo De Luca. Un intervento però limitato alle “Regioni ordinarie” mentre nei casi della norma trentina e eventuale del Friuli Venezia Giulia, si parla di regioni a statuto speciale. LEGGI TUTTO
POLITICA
Meloni, oggi le comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo
Usa-Iran, il rischio giovani radicalizzati: dagli 007 attenzione alta su chi sbarca
Usa-Iran: Aspides la missione più esposta, nell’area di Hormuz anche le navi della Marina
Meloni riferisce alla Camera sulla situazione in Medioriente. “Inaccettabile” situazione a Gaza