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Governo Meloni, la premier su referendum, MO e legislatura
Governo Meloni, la premier su referendum, MO e legislatura | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
Live In Milano, Crosetto: “Solo Putin e Netanyahu possono fermare le guerre”
Parte dal Teatro Dal Verme la diretta dell’evento Sky con primo ospite il ministro della Difesa intervistato dal direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis e da Tonia Cartolano. “Pensavamo che la guerra non facesse più parte della nostra vita, ma tutto è cambiato. È il tempo delle autarchie. A Gaza situazione non più tollerabile”
Gli unici che possono fermare la guerra in Ucraina e quella a Gaza sono Putin e Netanyahu. Va dritto al punto il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervistato a Live In Milano dal direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis e da Tonia Cartolano. È il primo ospite dell’evento che porta il tg fuori dagli studi televisivi con tanti giovani presenti e con le loro domande per gli ospiti: “I ragazzi sono il cuore delle nostre puntate di Live In – ha detto De Bellis in apertura – Live in è uno strumento per capire il mondo” (SEGUI LA GIORNATA DI LIVE IN MILANO IN DIRETTA).
Crosetto: “Pensavamo di non vedere più guerre, è il tempo delle autarchie”
“È cambiato il mondo, è tornato ad essere quello che è stato per secoli – ha detto Crosetto – eravamo stati molto fortunati. Pensavamo non facesse parte del nostro vissuto quotidiano. L’umanità dimentica presto. Viviamo anni in cui i riferimenti del mondo non saranno le grandi democrazie, ma sarà l’epoca delle grandi potenze. E non è mai sinonimo di democrazia, ma di autarchia. Basta una persona per sconvolgere il mondo, come avviene in Ucraina”.
E aggiunge: “Basta la decisione di un uomo per fermare le guerre, per Ucraina Putin, per Gaza Netanyahu. Tutte la altre nazioni possono dare un contributo per la pace, ma sono costrette ad attendere che quelle singole persone chiudano il rubinetto degli attacchi e delle bombe. In Russia si parla di tregua, ma poi Putin aumenta la riserva di soldati. Si sta preparando a qualcosa in più di quello che stiamo vedendo. Fare il ministro della Difesa significa prepararsi anche alla guerra che non succederà mai. Non sono tempi buoni. La Difesa deve costruire le condizioni per difendere un Paese”.
Crosetto: “Difesa europea non esiste, tutti dobbiamo prepararci per assicurarci la pace”
“La difesa europea non esiste – spiega Crosetto – dobbiamo prepararci insieme. Il fatto che la Germania rinforzi le forze armata è importante anche per la sicurezza dell’Italia. Anche per il Regno Unito sono passi positivi. Nella difesa europea ci sono anche Paesi che non fanno parte dell’Europa dei 27. Più si è forti, più si aumenta la deterrenza per assicurarsi la pace”. E ancora: “Come abbiamo raggiunto il 2% del Pil per spese in difesa? Abbiamo calcolato spese che fanno parte della difesa del Paese, come satelliti, carabinieri, guardia di finanza ecc, ovviamente le parti che vengono usate per la difesa. Cosa che faranno anche gli altri Stati. Calcolando tutte queste spese raggiungiamo il 2%. Però anche questo valore sarà messo in discussione. Gli Usa vorrebbero avere una spesa del 5% per i Paesi dell’Alleanza”.
Crosetto: “Ucraina? Conta la volontà di Putin”
“La speranza la nutro sempre. In 24 ore non ci credevo che si sarebbe risolto. Non è la volontà di Trump a pesare, è solo quella di Putin. Solo Putin può decidere di far finire la guerra. Già il fatto che abbiano discusso il ritorno di prigionieri e bambini è positivo. I risultati si ottengono con grande difficoltà, con un lavoro lungo e faticoso. Trump ha calcolato male i suoi interlocutori”
Crosetto: “Deroga ai limiti di bilancio? Chiesta, ma vogliamo spalmare i costi in 20-30 anni”
“Io penso che la deroga al bilancio per le spese sulla Difesa sia una cosa utile. TI permette di spendere in difesa senza toccare il sociale. Deve essere spalmata però in 20-30 anni. Non volgiamo fare una spesa che scarichiamo su un governo futuro. È un investimento necessario. L’abbiamo chiesta, ma dipende dalla durata”.
Crosetto: “Serve subito tregua a Gaza, gli attacchi non sono più tollerabili”
“Gli Usa stanno cercando di spiegare a Netanyahu che la tattica è sbagliata per liberare la Palestina e i palestinesi da Hamas – sottolinea Crosetto riguardo alla guerra a Gaza – il modo con cui sono svolti gli attacchi non è più tollerabile. Una popolazione civile che non ha nulla a che vedere con Hamas non può subire questa soluzione. Noi siamo il Paese che più ha portato aiuti, anche con Food For Gaza, ma la situazione è tale che serve assolutamente una tregua, poi deve intervenire la comunità internazionale. C’è una mancanza di umanità che non è tollerabile. C’è differenza tra Netanyahu e Putin. Netanyahu ha anche un problema interno, alcuni pensano addirittura che stia facendo ancora troppo poco. Stiamo alimentando una spirale di odio che Hamas vuole. E – spiega Crosetto – l’unica soluzione possibile è due popoli, due Stati”. Sul fronte aiuti, rimarca il ministro, “siamo stati il primo Paese al mondo a portare aiuti a Gaza, con i ponti aerei e navali. Tutti i giorni, anche negli scorsi giorni. L’operazione Food for Gaza ha portato centinaia di aiuti e medicinali. Ogni giorno c’è qualcosa di italiano che arriva a Gaza, o palestinesi che vengono curati da noi. Dal punto di vista umanitario siamo uno dei Paesi che si è mosso di più. Partecipare alle manifestazioni? Io lavoro in ufficio. Quello che ho da dire sul tema, lo manifesto coi fatti. Posso utilizzare ogni strumento in mio possesso per portare aiuto non solo in Palestina ma dove è necessario”:
Poi sulle acquisizioni di aziende all’estero, Crosetto spiega: “Quando viene acquisita una azienda da un Paese straniero, la prima preoccupazione del Paese in cui si trova l’azienda è il lavoro, come nel caso del cantiere navale in Francia per Fincantieri. L’integrazione tra gruppi industriali può portare tecnologie nuove e investimenti in più. Va eliminato un po’ di egoismo nazionalista e industriale. Nel prossimo futuro in campo terrestre e aeronautico le cooperazioni aumenteranno tra Paesi”. LEGGI TUTTOTasse e terzo mandato, scontro nella maggioranza
Ascolta la versione audio dell’articoloUn vertice del centrodestra sul terzo mandato non è riuscito a risolvere i dissidi all’interno della coalizione. Forza Italia ha ribadito la propria contrarietà, la Lega rimane favorevole mentre Fratelli d’Italia ha confermato la volontà di discutere della materia. E dunque la delega della decisione passa nelle mani dei leader Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi.Tajani: Fi contraria, no a incrostazioni potere«Noi siamo contrari» al terzo mandato «ed è una posizione che abbiamo sempre avuto: siamo pronti ad ascoltare sempre tutti» ma «il terzo mandato poi devi farlo anche per i sindaci e diventa una cosa troppo complicata, non si può fare alla vigilia del voto ma siamo contrari proprio al principio». Lo ha detto Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier, parlando alla Camera. «Io sono sempre pronto al dialogo – ha specificato – ad ascoltare le ragioni ma gli altri devono ascoltare le nostre. Le incrostazioni di potentati rischiano di essere dannose per i cittadini».Loading…«Priorità a taglio Irpef, poi rottamazione»Ad agitare le acque nelle ultime ore c’è poi il nodo fisco. Sulla questione intorno alla manovra, come spiegato a chiare lettere dal leader azzurro, «la priorità per noi è il taglio dell’Irpef, poi la rottamazione. Ma la priorità è il taglio dell’Irpef, allargando la base a 60mila euro annui. Rimane anche il ritiro della Sugar tax».Salvini: per la Lega la pace fiscale è priorità ed emergenza Per la Lega e per il governo «una giusta, attesa e definitiva pace fiscale, una rottamazione di milioni di cartelle esattoriali che stanno bloccando l’economia del Paese, sono una priorità, anzi una emergenza». Così il segretario della Lega e vicepremier Matteo Salvini in una nota. LEGGI TUTTO
Bimba di due anni muore investita nel parcheggio dell’ospedale: stava chiedendo l’elemosina con la mamma
La piccola è deceduta all’ospedale Regina Margherita di Torino, dove era stata trasferita in gravissime condizioni in seguito all’incidente.Bimba di due anni muore investita nel parcheggio dell’ospedale: stava chiedendo l’elemosina con la mamma – Nanopress.itA investirla un automobilista torinese, che l’ha travolta mentre usciva dal parcheggio dell’ospedale. Bimba di due anni muore investita nel parcheggio dell’ospedaleNon ce l’ha fatta la piccola Esmeralda, la bimba di due anni investita nel parcheggio dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, nel pomeriggio di lunedì – 12 agosto – mentre chiedeva l’elemosina insieme alla mamma. Soccorsa da alcuni passanti, la piccola è stata trasferita d’urgenza all’ospedale Regina Margherita del capoluogo piemontese. Dopo due arresti cardiaci, sopraggiunti per via delle gravi lesioni agli organi interni, il suo cuore ha smesso di battere.Davanti all’ospedale Regina Margherita si è radunata una piccola folla di parenti della piccola e si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per far rientrare la situazione. La mamma della bambina ha accusato un malore, che ha reso necessario il ricovero al San Giovanni. LEGGI TUTTO
Guantanamo, Tajani: nessun rischio per italiani
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Governo Meloni, la premier su referendum, MO e legislatura
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Live In Milano, Crosetto: “Solo Putin e Netanyahu possono fermare le guerre”
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Gli unici che possono fermare la guerra in Ucraina e quella a Gaza sono Putin e Netanyahu. Va dritto al punto il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervistato a Live In Milano dal direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis e da Tonia Cartolano. È il primo ospite dell’evento che porta il tg fuori dagli studi televisivi con tanti giovani presenti e con le loro domande per gli ospiti: “I ragazzi sono il cuore delle nostre puntate di Live In – ha detto De Bellis in apertura – Live in è uno strumento per capire il mondo” (SEGUI LA GIORNATA DI LIVE IN MILANO IN DIRETTA).
Crosetto: “Pensavamo di non vedere più guerre, è il tempo delle autarchie”
“È cambiato il mondo, è tornato ad essere quello che è stato per secoli – ha detto Crosetto – eravamo stati molto fortunati. Pensavamo non facesse parte del nostro vissuto quotidiano. L’umanità dimentica presto. Viviamo anni in cui i riferimenti del mondo non saranno le grandi democrazie, ma sarà l’epoca delle grandi potenze. E non è mai sinonimo di democrazia, ma di autarchia. Basta una persona per sconvolgere il mondo, come avviene in Ucraina”.
E aggiunge: “Basta la decisione di un uomo per fermare le guerre, per Ucraina Putin, per Gaza Netanyahu. Tutte la altre nazioni possono dare un contributo per la pace, ma sono costrette ad attendere che quelle singole persone chiudano il rubinetto degli attacchi e delle bombe. In Russia si parla di tregua, ma poi Putin aumenta la riserva di soldati. Si sta preparando a qualcosa in più di quello che stiamo vedendo. Fare il ministro della Difesa significa prepararsi anche alla guerra che non succederà mai. Non sono tempi buoni. La Difesa deve costruire le condizioni per difendere un Paese”.
Crosetto: “Difesa europea non esiste, tutti dobbiamo prepararci per assicurarci la pace”
“La difesa europea non esiste – spiega Crosetto – dobbiamo prepararci insieme. Il fatto che la Germania rinforzi le forze armata è importante anche per la sicurezza dell’Italia. Anche per il Regno Unito sono passi positivi. Nella difesa europea ci sono anche Paesi che non fanno parte dell’Europa dei 27. Più si è forti, più si aumenta la deterrenza per assicurarsi la pace”. E ancora: “Come abbiamo raggiunto il 2% del Pil per spese in difesa? Abbiamo calcolato spese che fanno parte della difesa del Paese, come satelliti, carabinieri, guardia di finanza ecc, ovviamente le parti che vengono usate per la difesa. Cosa che faranno anche gli altri Stati. Calcolando tutte queste spese raggiungiamo il 2%. Però anche questo valore sarà messo in discussione. Gli Usa vorrebbero avere una spesa del 5% per i Paesi dell’Alleanza”.
Crosetto: “Ucraina? Conta la volontà di Putin”
“La speranza la nutro sempre. In 24 ore non ci credevo che si sarebbe risolto. Non è la volontà di Trump a pesare, è solo quella di Putin. Solo Putin può decidere di far finire la guerra. Già il fatto che abbiano discusso il ritorno di prigionieri e bambini è positivo. I risultati si ottengono con grande difficoltà, con un lavoro lungo e faticoso. Trump ha calcolato male i suoi interlocutori”
Crosetto: “Deroga ai limiti di bilancio? Chiesta, ma vogliamo spalmare i costi in 20-30 anni”
“Io penso che la deroga al bilancio per le spese sulla Difesa sia una cosa utile. TI permette di spendere in difesa senza toccare il sociale. Deve essere spalmata però in 20-30 anni. Non volgiamo fare una spesa che scarichiamo su un governo futuro. È un investimento necessario. L’abbiamo chiesta, ma dipende dalla durata”.
Crosetto: “Serve subito tregua a Gaza, gli attacchi non sono più tollerabili”
“Gli Usa stanno cercando di spiegare a Netanyahu che la tattica è sbagliata per liberare la Palestina e i palestinesi da Hamas – sottolinea Crosetto riguardo alla guerra a Gaza – il modo con cui sono svolti gli attacchi non è più tollerabile. Una popolazione civile che non ha nulla a che vedere con Hamas non può subire questa soluzione. Noi siamo il Paese che più ha portato aiuti, anche con Food For Gaza, ma la situazione è tale che serve assolutamente una tregua, poi deve intervenire la comunità internazionale. C’è una mancanza di umanità che non è tollerabile. C’è differenza tra Netanyahu e Putin. Netanyahu ha anche un problema interno, alcuni pensano addirittura che stia facendo ancora troppo poco. Stiamo alimentando una spirale di odio che Hamas vuole. E – spiega Crosetto – l’unica soluzione possibile è due popoli, due Stati”. Sul fronte aiuti, rimarca il ministro, “siamo stati il primo Paese al mondo a portare aiuti a Gaza, con i ponti aerei e navali. Tutti i giorni, anche negli scorsi giorni. L’operazione Food for Gaza ha portato centinaia di aiuti e medicinali. Ogni giorno c’è qualcosa di italiano che arriva a Gaza, o palestinesi che vengono curati da noi. Dal punto di vista umanitario siamo uno dei Paesi che si è mosso di più. Partecipare alle manifestazioni? Io lavoro in ufficio. Quello che ho da dire sul tema, lo manifesto coi fatti. Posso utilizzare ogni strumento in mio possesso per portare aiuto non solo in Palestina ma dove è necessario”:
Poi sulle acquisizioni di aziende all’estero, Crosetto spiega: “Quando viene acquisita una azienda da un Paese straniero, la prima preoccupazione del Paese in cui si trova l’azienda è il lavoro, come nel caso del cantiere navale in Francia per Fincantieri. L’integrazione tra gruppi industriali può portare tecnologie nuove e investimenti in più. Va eliminato un po’ di egoismo nazionalista e industriale. Nel prossimo futuro in campo terrestre e aeronautico le cooperazioni aumenteranno tra Paesi”. LEGGI TUTTO