- L’ex tronista in lacrime parla della figlia Ayla, avuta dall’ex Elisa Mariani: “Devo farcela per lei”
- Il 49enne: “Il mio dottore mi ha detto di essere positivo e io lo sono. Solo che non sono paziente”
Costantino Vitagliano si accomoda ancora una volta nel salotto di Verissimo. Torna in tv a parlare della malattia autoimmune che l’ha colpito. L’ex tronista di Uomini e Donne è molto provato e piange rivelando il suo più grande rimpianto. Riguarda la figlia di 8 anni avuta dall’ex Elisa Mariani. “Avrei dovuto farla molto prima, a trent’anni, non a quaranta. Me la sarei goduta molto di più”, ammette tra le lacrime. E svela: “Fino a tre mesi fa mi mettevo mia figlia sulle spalle e andavamo dappertutto. Adesso non ce la faccio e questo mi fa male”.
“Ora sto mentalmente meglio. Sto sostituendo alcuni farmaci. Mi hanno spiegato che è il mio organismo ad attaccare il mio organismo. E’ una malattia autoimmune. Ora stanno cercando di capire come curarmi. Andiamo a tentativi”, racconta Costantino.
“Ho rivissuto quello che avevo passato con mia madre”, dice commosso. “Oggi mi devo mettere due maglioni per farmi stare la giacca. Nonostante abbia molti amici, la sera crollo. Stamattina ho accompagnato mia figlia a scuola. Cerco di trarre la parte buona della malattia. Da un momento all’altro si è spento un interruttore, ora sto cercando di riaccenderlo. Il mio dottore mi ha detto di essere positivo e io lo sono. Solo che non sono paziente”, spiega Vitagliano.
Ayla è la sua gioia, con lei ride, scherza, cerca di tirarsi su. “Spero tanto abbia il mio carattere. Lei è me al femminile. Mi dà tanta energia. Non esiste nient’altro. Secondo me mia mamma è dentro mia figlia, perché lei si è ammalata quando mia figlia è nata. Quel giorno sono corso da un ospedale all’altro. Io per mia figlia devo esserci. Avrei dovuto farla molto prima, a trent’anni, non a quaranta. Me la sarei goduta molto di più. Quando hai trent’anni hai più forza. Quando tornerò a Verissimo la prossima volta spero di dire che riesco a correre e portare Ayla sulle spalle”, prosegue.
Kosta si emoziona tantissimo anche parlando dei suoi genitori: “Io volevo dare ai miei tutto quello che non avevano avuto. Ma tutti i soldi che gli ho dato li ho ritrovati sul conto quando sono morti. Erano persone d’altri tempi. Sono contento però di avergli regalato una casa al mare, che hanno sfruttato molto. Non andavano mai a cena fuori, cucinava sempre mia mamma. La loro è una generazione che non esisterà più. Sono contento che abbiano conosciuto mia figlia”. E poi conclude: “Devo farcela per Ayla, devo esserci per lei”.
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