La proposta di emendamento alla Manovra prevede di incrementare il trattamento economico di ministri e sottosegretari non parlamentari, equiparandolo a quello dei colleghi eletti in Parlamento. Secondo il Sole 24 Ore, all’indennità mensile da 10.435 euro lordi andrebbero ad aggiungersi 3.503,11 euro della diaria che spetta a deputati e senatori e 3.690 euro di rimborsi per “l’esercizio del mandato”. In più, anche i 1.200 euro l’anno per spese telefoniche e rimborsi viaggio
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Aumentare lo stipendio dei ministri non parlamentari, equiparandolo a quello dei colleghi eletti alla Camera e al Senato. È questa la proposta di emendamento alla Manovra, che prevede di accrescere il trattamento economico di ministri e sottosegretari non parlamentari. La proposta ha scatenato la protesta dell’opposizione. “Mentre il Paese lotta per arrivare a fine mese, il governo decide di destinare risorse pubbliche all’aumento degli stipendi dei ministri”, ha denunciato il Pd.
Stipendi più alti per ministri non parlamentari
Dopo una prima parte di emendamenti dei relatori, continuano le modifiche messe a punto dal governo. Tra le novità spicca la norma che punta a incrementare la busta paga di ministri, viceministri e sottosegretari non parlamentari che, come specifica Il Sole 24 Ore, ad oggi “percepivano ‘solo’ lo stipendio base di circa 5mila euro, più circa 3.500 euro per le spese forfettarie che saltano se si resta fuori Roma più di 15 giorni al mese”. L’obiettivo dell’emendamento è dunque quello di portare allo stesso livello gli stipendi dei parlamentari e dei non-parlamentari. “Teniamo presente che alcuni ministri non avendo l’indennità parlamentare hanno una remunerazione un po’ più bassa, però questa è una scelta che hanno fatto i parlamentari, si fa in Parlamento, se in Parlamento vogliono incrementare la retribuzione è una scelta loro, giusto?”, ha detto il viceministro del all’Economia, Maurizio Leo, citato dal quotidiano economico. LEGGI TUTTO