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Dottoressa aggredita durante il turno di lavoro, picchiata e strattonata: “Mi dimetto”
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato che non resteranno a guardare e che sono pronti a valutare ulteriori iniziative per proteggere medici e infermieri.Dottoressa aggredita durante il turno di lavoro, picchiata e strattonata: “Mi dimetto”- Nanopress.itL’aggressione ai danni della dottoressa si è verificata presso la Guardia Medica di Uggiano La Chiesa. Dottoressa aggredita durante il turno di lavoroSpintonata, offesa e trascinata per metri dal marito di una paziente. Vittima, dell’ennesima aggressione, è una dottoressa, aggredita da un uomo che non era d’accordo sulla terapia somministrata dalla vittima alla moglie.La dottoressa ha già annunciato che sporgerà denuncia ai danni dell’aggressore e chiederà le dimissioni, restando a esercitare la sola professione di medico di base.Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato che non resteranno a guardare e che sono pronti a valutare ulteriori iniziative per proteggere medici e infermieri. Nel frattempo, il sindacato dei medici ha lanciato provocazioni come la richiesta del porto d’armi per i medici, evidenziando la gravità della situazione. Gli episodi di violenza, come quello accaduto a Minervino di Lecce, stanno diventando sempre più frequenti e mettono in luce una situazione di emergenza per la sicurezza dei professionisti sanitari. LEGGI TUTTO
Meloni: evitare fratture dell’Occidente o saremo tutti più deboli. «Non manderemo i soldati italiani»
Ascolta la versione audio dell’articolo4′ di lettura«Sono convinta che questo sia un momento nel quale prima di fare una scelta bisogna ponderarla, bisogna cercare di mantenere la calma, ragionare nel modo più lucido possibile, guardando sempre all’obiettivo e alla priorità: per me la priorità è sempre difendere l’interesse nazionale italiano e credo che sia nell’interesse nazionale italiano evitare qualsiasi frattura nell’Occidente perché una divisione ci renderebbe solamente tutti più deboli». Lo ha ribadito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ospite di XXI Secolo, il programma ideato e condotto da Francesco Giorgino in onda questa sera su Rai1.«In un momento in cui c’era molta emotività ho chiesto un incontro per parlarsi in modo franco non solo dell’Ucraina ma delle grandi sfide che Europa e Stati Uniti hanno di fronte: credo che alla fine al di là di quello che può sembrare, i toni danno l’impressione che le posizioni siano molto distanti ma in realtà non lo sono perché tutti hanno lo stesso obiettivo, l’obiettivo condiviso è portare pace in Ucraina, una pace giusta e stabile duratura, definitiva».Loading…Non manderemo i soldati italiani in Ucraina«L’Italia partecipa con la sua franchezza. Ho espresso varie perplessità sulla proposta franco-britannica pur ringraziando i colleghi perché penso che in questo momento chiunque faccia delle proposte fa una cosa comunque utile. Sulla proposta di invio di soldati europei avanzata dalla Francia alla Gran Bretagna l’Italia ha espresso le sue perplessità, secondo me è molto complessa nella realizzazione, non sono convinta dell’efficacia, è la ragione per la quale, come si sa, abbiamo detto che non manderemo i soldati italiani in Ucraina», aggiunge Meloni per la quale «sicuramente è un momento nel quale tutti coloro che fanno delle proposte stanno facendo una cosa utile nel tentativo di cercare una soluzione».Pressione fiscale aumenta perché più gente lavora«Ho sentito dire anche da diversi esponenti di opposizione che noi abbiamo aumentato le tasse, perché hanno letto che aumenta la pressione fiscale: io mi trovo in imbarazzo a spiegare a dei parlamentari della Repubblica una cosa del genere. Quando aumenta la pressione fiscale, non è necessariamente perché aumentano le tasse». Nel ragionamento della premier «la pressione fiscale misura le entrate dello Stato in rapporto al Pil. Significa – ha aggiunto – che ad esempio se c’è un percettore di reddito di cittadinanza che trova un posto di lavoro e paga le tasse, aumenta la pressione fiscale. Aumentano i dati della pressione fiscale perché c’è più gente che lavora, perché questo governo ha portato al record storico di proventi dalla lotta all’evasione».Priorità ora è abbassare tasse al ceto medio«La prossima priorità deve essere il ceto medio, la nostra riforma fiscale prevede come obiettivo finale abbassare le tasse a tutti». Così Meloni rispondendo al conduttore Francesco Giorgino che le domandava se il suo governo ha fatto tutto il possibile per ridurre la pressione fiscale sul ceto medio. «No, sul ceto medio no – ha risposto Meloni -. Ho fatto tutto il possibile per ridurre la pressione fiscale con le risorse che avevo, concentrandomi su quella che, con le poche risorse che avevo, era la priorità: difendere il potere d’acquisto dei redditi più bassi. Abbiamo concentrato le risorse soprattutto sui più fragili». LEGGI TUTTO
Omicidio Marco Biagi, torna in libertà l’ex Br Simone Boccaccini
Oltre all’omicidio di Marco Biagi, Boccaccini è stato coinvolto anche nell’assassinio di Massimo D’Antona, per il quale è stato condannato a 5 anni e 8 mesi per associazione sovversiva.Omicidio Marco Biagi, torna in libertà l’ex Br Simone Boccaccini – Nanopress.itLa sua scarcerazione anticipata è stata possibile grazie a una riduzione di pena di 10 mesi e alla buona condotta in carcere, riconosciuta dal Tribunale di Sorveglianza di Alessandria.Omicidio Marco Biagi, torna in libertà l’ex Br Simone BoccacciniSimone Boccaccini, ex brigatista fiorentino noto anche come “compagno Carlo” nei documenti interni delle Brigate Rosse, è stato rilasciato dal carcere di Alessandria. La notizia è riportata dal Corriere della Sera. Boccaccini era stato condannato per l’omicidio di Marco Biagi, il giuslavorista ucciso il 19 marzo 2002 dalle Br-Pcc sotto la sua abitazione a Bologna.Inizialmente, nel giugno 2005, era stato condannato all’ergastolo dalla Corte di Assise di Bologna per aver partecipato ai pedinamenti del professore universitario consulente del Ministero del Lavoro nei mesi e nei giorni che hanno preceduto l’agguato. Successivamente, la pena fu ridotta in appello a 21 anni nel dicembre 2006, e questa sentenza fu confermata in Cassazione nell’ottobre 2007.La sua scarcerazione anticipata è stata possibile grazie a una riduzione di pena di 10 mesi e alla buona condotta in carcere, riconosciuta dal Tribunale di Sorveglianza di Alessandria. Oltre all’omicidio di Marco Biagi, Boccaccini è stato coinvolto anche nell’assassinio di Massimo D’Antona, per il quale è stato condannato a 5 anni e 8 mesi per associazione sovversiva. La notizia del suo rilascio ha suscitato diverse reazioni, tra cui quella del figlio di Marco Biagi, Lorenzo, che ha espresso la sua indifferenza verso l’ex brigatista. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha dichiarato che la decisione di scarcerare Boccaccini per buona condotta è stata sconvolgente. Chi era Marco Biagi Marco Biagi era un giuslavorista italiano, professore universitario e consulente del Ministero del Lavoro. Il docente venne assassinato dalle Brigate Rosse il 19 marzo 2002 a Bologna. Biagi aveva lavorato su diverse riforme del mercato del lavoro in Italia e aveva sostenuto politiche di flessibilità e modernizzazione. L’omicidio di Marco Biagi – Nanopress.itLa sua morte ha suscitato grande indignazione e ha avuto un impatto significativo sulla discussione pubblica riguardante il lavoro e la sicurezza in Italia.Marco Biagi era un giuslavorista italiano, professore universitario e consulente del Ministero del Lavoro. Biagi è stato assassinato dalle Brigate Rosse il 19 marzo 2002, mentre rientrava nella sua abitazione, a Bologna. Biagi aveva lavorato su diverse riforme del mercato del lavoro in Italia e aveva sostenuto politiche di flessibilità e modernizzazione. La sua morte ha suscitato grande indignazione e ha avuto un impatto significativo sulla discussione pubblica riguardante il lavoro e la sicurezza in Italia. Le Brigate Rosse (BR) sono state un’organizzazione terroristica italiana di estrema sinistra, costituitasi nel 1970 con l’obiettivo di propagandare e sviluppare la lotta armata rivoluzionaria per il comunismo. Di matrice marxista-leninista, le BR sono state il più potente, numeroso e longevo gruppo terroristico di sinistra in Europa occidentale. La loro attività culminò tra il 1977 e il 1980, quando compirono attentati, sequestri e omicidi contro politici, magistrati, industriali e forze dell’ordine. Tra i momenti più noti, l’agguato di via Fani e il sequestro di Aldo Moro nel 1978. LEGGI TUTTO
Difesa, Governo diviso sul riarmo. Meloni al vertice straordinario Ue. Sul tavolo anche l’esercito comune
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaDalle parti di Palazzo Chigi la parola d’ordine è “mediare”. Tra l’Europa e gli Stati Uniti. Tra i paesi dell’Ue ostili al riarmo e quelli favorevole. Tra gli alleati di governo divisi sul piano ’ReArm Eu’ da 800 miliardi di Ursula von der Leyen. Giorgia Meloni vola a Bruxelles per il Consiglio europeo straordinario sull’Ucraina e sembra intenzionata a vestire ancora i panni di “pontiere” tra le diverse posizioni in campo. Il vertice si apre questa mattina. La vigilia dell’incontro il presidente francese Macron ha offerto alla Ue lo scudo nucleare in funzione anti Russia.La cautela di MeloniA quanto filtra, infatti, la presidente del Consiglio è pronta ad appoggiare il piano von der Leyen e viene ricordato che da anni chiede una difesa comune europea. Ma la premier sembra non apprezzare l’eccessiva enfasi sulla corsa al riarmo, che rischia di spaventare i cittadini. Lo stesso nome “ReArm Eu” non piace. L’accento va posto sulla ‘sicurezza’ e il vicepremier Antonio Tajani lo dice in chiaro: «Lo chiamerei Piano per la sicurezza europea». A Palazzo Chigi, ad ogni modo, c’è consapevolezza sui risvolti sul debito del piano proposto da Bruxelles, e per questo vengono considerati “ragionevoli” i dubbi espressi dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che mette in guardia da piani fatti «in fretta e furia senza una logica».Loading…La richiesta di chiarimentiIl Consiglio Ue di giovedì 6 marzo non sarà decisivo, «difficilmente si chiuderà ma è importante parlarsi tutti prima di incontrare Zelensky». Il momento delle decisioni arriverà al Consiglio del 20 e 21 marzo, intanto è importante questo confronto fra i leader, sottolineano fonti italiane.Sembra infine scontato che Meloni ribadirà la sua proposta di un vertice tra Ue, Usa e alleati Nato per fare il punto sul futuro dell’Ucraina. Meloni si presenterà al Consiglio Ue informale chiedendo chiarimenti sulla strategia della presidente della Commissione Ue e proporre adeguamenti. Di sicuro il governo non è intenzionato a utilizzare per la difesa i fondi di Coesione, che è solamente una “possibilità” che può essere perseguita come «scelta volontaria» dei singoli Paesi, ha specificato il vicepresidente della Commissione Raffaele Fitto. Ben venga, invece, anche se va usata con attenzione, la flessibilità sui conti per le spese per la difesa, una richiesta avanzata da tempo da Roma, che ora trova sponda a Berlino, con il cancelliere in pectore Friedrich Merz che chiede anzi di andare oltre i margini annunciati da von der Leyen.Le divisioni nella maggioranzaLa premier, però, è alle prese con le divisioni interne alla maggioranza, con i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, che restano su posizioni distanti. «Le tifoserie servono a poco», taglia corto il segretario di Forza Italia che sull’esercito comune la pensa all’opposto del suo omologo leghista. Salvini chiede cautela, perché se oggi «avessimo un esercito comune, Francia e Germania ci avrebbero già portato in guerra». E poi, insiste: quegli 800 miliardi di euro anziché per la spesa militare «si possono utilizzare in altro modo». L’obiettivo immediato, al di là del progetto di von der Leyen, è quello auspicato dalla stessa premier Meloni e che Tajani sottoscrive: «Dobbiamo lavorare perché ci sia un incontro fra Unione europea e Stati Uniti, perché ci sia l’Occidente che parli con una voce sola e ci sia un’unità di intenti». LEGGI TUTTO
Precipita con il parapendio, 47enne salvo per miracolo
Il 47enne ha riportato diverse fratture, ma non è stato giudicato in pericolo di vita. Sulla vicenda sono ora in corso le indagini, per accertare eventuali responsabilità.Precipita con il parapendio, 47enne salvo per miracolo- Nanopress.itÈ stato lui stesso ad allertare i soccorsi, telefonando alla moglie. Fortunatamente non ha mai perso coscienza ed è rimasto sempre lucido. Precipita con il parapendio, 47enne salvo per miracoloI fatti si sono registrati questo pomeriggio, venerdì 23 agosto, in una zona collinare a pochi chilometri da Monopoli. Un 47enne, originario di Locorotondo, è ora ricoverato presso il Policlinico di Bari dove è arrivato con un elicottero dei vigili del fuoco, che lo hanno stabilizzato, prima di disporne il trasferimento in ospedale.Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo era partito intorno alle 17 da Contrada Impalata ma a qualche minuto dal decollo è precipitato. È stato lui stesso ad allertare i soccorsi, telefonando alla moglie. Fortunatamente non ha mai perso coscienza ed è rimasto sempre lucido. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco del I turno B di Monopoli, il nucleo S.A.F. Bari insieme ai colleghi elicotteristi di Bari- 118 Monopoli e ai carabinieri impegnati nelle ricerche dell’uomo con un mezzo aereo.Il 47enne ha riportato diverse fratture, ma non è stato giudicato in pericolo di vita. Sulla vicenda sono ora in corso le indagini, per accertare eventuali responsabilità. LEGGI TUTTO
Dottoressa aggredita durante il turno di lavoro, picchiata e strattonata: “Mi dimetto”
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato che non resteranno a guardare e che sono pronti a valutare ulteriori iniziative per proteggere medici e infermieri.Dottoressa aggredita durante il turno di lavoro, picchiata e strattonata: “Mi dimetto”- Nanopress.itL’aggressione ai danni della dottoressa si è verificata presso la Guardia Medica di Uggiano La Chiesa. Dottoressa aggredita durante il turno di lavoroSpintonata, offesa e trascinata per metri dal marito di una paziente. Vittima, dell’ennesima aggressione, è una dottoressa, aggredita da un uomo che non era d’accordo sulla terapia somministrata dalla vittima alla moglie.La dottoressa ha già annunciato che sporgerà denuncia ai danni dell’aggressore e chiederà le dimissioni, restando a esercitare la sola professione di medico di base.Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato che non resteranno a guardare e che sono pronti a valutare ulteriori iniziative per proteggere medici e infermieri. Nel frattempo, il sindacato dei medici ha lanciato provocazioni come la richiesta del porto d’armi per i medici, evidenziando la gravità della situazione. Gli episodi di violenza, come quello accaduto a Minervino di Lecce, stanno diventando sempre più frequenti e mettono in luce una situazione di emergenza per la sicurezza dei professionisti sanitari. LEGGI TUTTO
Meloni: evitare fratture dell’Occidente o saremo tutti più deboli. «Non manderemo i soldati italiani»
Ascolta la versione audio dell’articolo4′ di lettura«Sono convinta che questo sia un momento nel quale prima di fare una scelta bisogna ponderarla, bisogna cercare di mantenere la calma, ragionare nel modo più lucido possibile, guardando sempre all’obiettivo e alla priorità: per me la priorità è sempre difendere l’interesse nazionale italiano e credo che sia nell’interesse nazionale italiano evitare qualsiasi frattura nell’Occidente perché una divisione ci renderebbe solamente tutti più deboli». Lo ha ribadito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ospite di XXI Secolo, il programma ideato e condotto da Francesco Giorgino in onda questa sera su Rai1.«In un momento in cui c’era molta emotività ho chiesto un incontro per parlarsi in modo franco non solo dell’Ucraina ma delle grandi sfide che Europa e Stati Uniti hanno di fronte: credo che alla fine al di là di quello che può sembrare, i toni danno l’impressione che le posizioni siano molto distanti ma in realtà non lo sono perché tutti hanno lo stesso obiettivo, l’obiettivo condiviso è portare pace in Ucraina, una pace giusta e stabile duratura, definitiva».Loading…Non manderemo i soldati italiani in Ucraina«L’Italia partecipa con la sua franchezza. Ho espresso varie perplessità sulla proposta franco-britannica pur ringraziando i colleghi perché penso che in questo momento chiunque faccia delle proposte fa una cosa comunque utile. Sulla proposta di invio di soldati europei avanzata dalla Francia alla Gran Bretagna l’Italia ha espresso le sue perplessità, secondo me è molto complessa nella realizzazione, non sono convinta dell’efficacia, è la ragione per la quale, come si sa, abbiamo detto che non manderemo i soldati italiani in Ucraina», aggiunge Meloni per la quale «sicuramente è un momento nel quale tutti coloro che fanno delle proposte stanno facendo una cosa utile nel tentativo di cercare una soluzione».Pressione fiscale aumenta perché più gente lavora«Ho sentito dire anche da diversi esponenti di opposizione che noi abbiamo aumentato le tasse, perché hanno letto che aumenta la pressione fiscale: io mi trovo in imbarazzo a spiegare a dei parlamentari della Repubblica una cosa del genere. Quando aumenta la pressione fiscale, non è necessariamente perché aumentano le tasse». Nel ragionamento della premier «la pressione fiscale misura le entrate dello Stato in rapporto al Pil. Significa – ha aggiunto – che ad esempio se c’è un percettore di reddito di cittadinanza che trova un posto di lavoro e paga le tasse, aumenta la pressione fiscale. Aumentano i dati della pressione fiscale perché c’è più gente che lavora, perché questo governo ha portato al record storico di proventi dalla lotta all’evasione».Priorità ora è abbassare tasse al ceto medio«La prossima priorità deve essere il ceto medio, la nostra riforma fiscale prevede come obiettivo finale abbassare le tasse a tutti». Così Meloni rispondendo al conduttore Francesco Giorgino che le domandava se il suo governo ha fatto tutto il possibile per ridurre la pressione fiscale sul ceto medio. «No, sul ceto medio no – ha risposto Meloni -. Ho fatto tutto il possibile per ridurre la pressione fiscale con le risorse che avevo, concentrandomi su quella che, con le poche risorse che avevo, era la priorità: difendere il potere d’acquisto dei redditi più bassi. Abbiamo concentrato le risorse soprattutto sui più fragili». LEGGI TUTTO