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Fratoianni: ogni iniziativa che condanna Netanyahu è ben accetta
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Premierato e separazione carriere magistrati, le riforme in Parlamento a luglio
In Aula a luglio le riforme costituzionali del premierato e della separazione delle carriere dei magistrati. È questa l’ipotesi avanzata dalla maggioranza in conferenza dei capigruppo. Dopo il primo via libera al decreto sicurezza che approderà in Senato in tempi record (il 3 giugno), ora il governo punta a inserire i due disegni di legge, rispettivamente sponsorizzati da FdI e FI, nel calendario estivo della Camera. Una decisione che ha scatenato le reazioni delle opposizioni, le quali hanno accusato la maggioranza di andare avanti in maniera “autoritaria”. “Crediamo sia una forzatura e non siamo disponibili ad accettare compressioni. Evidentemente dopo il decreto sicurezza la spartizione tra le forze di maggioranza si è rimessa in moto e questo è un altro tassello di quel disegno volto a mettere in discussione l’equilibrio delle nostre istituzioni”, ha commentato la capogruppo Dem Chiara Braga.
La riforma del premierato
Dopo il primo via libera del Senato, il Ddl Casellati è fermo in commissione Affari costituzionali della Camera dallo scorso luglio. La riforma, che prevede l’elezione diretta del premier assicurandogli il potere di determinare lo scioglimento delle Camere, dovrebbe raggiungere il via libera definitivo in Parlamento a fine legislatura. E il referendum confermativo si svolgerà dopo le elezioni politiche.
La riforma della separazione delle carriere
Dopo il primo via libera della Camera lo scorso gennaio, il Ddl costituzionale “Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare” è ora fermo in Commissione al Senato. La riforma andrebbe a modificare il titolo IV della Costituzione con l’obiettivo di separare le carriere dei magistrati requirenti e giudicanti. Per questo, sarebbero previsti due Csm: il Consiglio superiore della magistratura giudicante e il Consiglio superiore della magistratura requirente. Inoltre, i componenti dei Csm verrebbero estratti a sorte e verrebbe istituita anche un’Alta Corte disciplinare.Leggi anche
Premierato e autonomia differenziata, le riforme pilastro della destra LEGGI TUTTOQuirinale riceve capo polizia dopo accuse razzismo da Europa
Quirinale riceve capo polizia dopo accuse razzismo da Europa | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
Mattarella convoca Consiglio supremo di difesa
Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di lettura«Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per giovedì 8 maggio 2025 alle ore 17». Lo annuncia un comunicato del Quirinale. «L’ordine del giorno prevede le valutazioni sul Libro bianco della difesa europea, sulle infrastrutture strategiche nazionali, sull’adeguamento dello strumento militare e le prospettive per l’industria della difesa italiana. Inoltre, il Consiglio esaminerà l’evoluzione nelle principali aree di crisi con particolare riferimento ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente e alle iniziative di pace in ambito internazionale ed europeo».Cosa è e quando si è riunitoIl Consiglio supremo di difesa è un organo istituito nel 1950, che si occupa di questioni legate alla sicurezza e difesa nazionale. È presieduto dal Presidente della Repubblica e include membri del governo, come il Presidente del Consiglio, i Ministri degli Esteri, Interno, Economia, Difesa e Sviluppo Economico, oltre al Capo di Stato Maggiore della Difesa.Loading…Il Consiglio era stato convocato l’ultima volta il 23 ottobre 2024, per discutere della crisi in Libano.Si era riunito anche il 21 maggio 2024 per la crisi umanitaria a Gaza. LEGGI TUTTO
Rapì il piccolo Tommaso Onofri, concessa la semilibertà a Salvatore Raimondi: “È un’ingiustizia”
Da diversi mesi, Salvatore Raimondi esce dal carcere di Forlì per lavorare come magazziniere. L’uomo è stato condannato a vent’anni di reclusione per aver partecipato al rapimento del piccolo Tommaso Onofri.Sequestro Tommaso Onofri, concessa la semilibertà a Salvatore Raimondi – Nanopress.itPaola Pellinghelli, madre della vittima, ha espresso profonda amarezza per la concessione di permessi premio e semilibertà a Raimondi.Il rapimento di Tommaso OnofriIl rapimento di Tommaso Onofri è uno delle pagine di cronaca nera più drammatiche del nostro Paese. Il 2 marzo 2006, nella frazione di Casalbaroncolo, vicino Parma, due uomini mascherati fecero irruzione nella casa della famiglia Onofri. Dopo aver legato e imbavagliato i genitori, Paolo e Paola, e il fratello maggiore Sebastiano, i rapitori portarono via il piccolo Tommaso, di soli 17 mesi. Le forze dell’ordine iniziarono immediatamente le ricerche, ma per circa un mese non ci furono sviluppi significativi. I genitori fecero diversi appelli pubblici, sperando nel ritorno del loro bambino. Il 2 aprile 2006, Mario Alessi, uno dei rapitori, confessò il crimine e indicò il luogo dove il corpo di Tommaso era stato nascosto. Il bambino era stato ucciso poco dopo il rapimento, probabilmente per paura di essere scoperti. Mario Alessi fu condannato all’ergastolo per l’omicidio, mentre la sua compagna, Antonella Conserva, ricevette una condanna a 24 anni di carcere. Salvatore Raimondi, che partecipò al rapimento ma non all’omicidio, fu condannato a 20 anni di reclusione.Concessa la semilibertà a Salvatore RaimondiProprio Salvatore Raimondi, coinvolto nel rapimento del piccolo Tommaso Onofri, è attualmente in regime di semilibertà. Ogni mattina esce dal carcere di Forlì per lavorare come magazziniere. Raimondi sta finendo di scontare una condanna a 20 anni per il rapimento, durante il quale il piccolo Tommaso fu tragicamente ucciso a badilate. Raimondi – Nanopress.itNonostante Raimondi abbia già scontato 16 anni e mezzo di carcere, non è ancora completamente libero a causa di una condanna aggiuntiva di tre anni per estorsione nei confronti di un altro detenuto nel 2018. Durante il processo per la morte di Tommaso Onofri, i giudici hanno creduto alla versione di Raimondi, secondo cui lui partecipò al rapimento ma non all’omicidio, che fu commesso da Mario Alessi.La madre del piccolo Tommy, Paola Pellinghelli, ha espresso profonda amarezza riguardo ai permessi e alla semilibertà concessi a Raimondi, definendoli un’ingiustizia. “Questa non è giustizia, è ingiustizia” ha detto la donna in un’intervista alla Gazzetta di Parma. LEGGI TUTTO
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Premierato e separazione carriere magistrati, le riforme in Parlamento a luglio
In Aula a luglio le riforme costituzionali del premierato e della separazione delle carriere dei magistrati. È questa l’ipotesi avanzata dalla maggioranza in conferenza dei capigruppo. Dopo il primo via libera al decreto sicurezza che approderà in Senato in tempi record (il 3 giugno), ora il governo punta a inserire i due disegni di legge, rispettivamente sponsorizzati da FdI e FI, nel calendario estivo della Camera. Una decisione che ha scatenato le reazioni delle opposizioni, le quali hanno accusato la maggioranza di andare avanti in maniera “autoritaria”. “Crediamo sia una forzatura e non siamo disponibili ad accettare compressioni. Evidentemente dopo il decreto sicurezza la spartizione tra le forze di maggioranza si è rimessa in moto e questo è un altro tassello di quel disegno volto a mettere in discussione l’equilibrio delle nostre istituzioni”, ha commentato la capogruppo Dem Chiara Braga.
La riforma del premierato
Dopo il primo via libera del Senato, il Ddl Casellati è fermo in commissione Affari costituzionali della Camera dallo scorso luglio. La riforma, che prevede l’elezione diretta del premier assicurandogli il potere di determinare lo scioglimento delle Camere, dovrebbe raggiungere il via libera definitivo in Parlamento a fine legislatura. E il referendum confermativo si svolgerà dopo le elezioni politiche.
La riforma della separazione delle carriere
Dopo il primo via libera della Camera lo scorso gennaio, il Ddl costituzionale “Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare” è ora fermo in Commissione al Senato. La riforma andrebbe a modificare il titolo IV della Costituzione con l’obiettivo di separare le carriere dei magistrati requirenti e giudicanti. Per questo, sarebbero previsti due Csm: il Consiglio superiore della magistratura giudicante e il Consiglio superiore della magistratura requirente. Inoltre, i componenti dei Csm verrebbero estratti a sorte e verrebbe istituita anche un’Alta Corte disciplinare.Leggi anche
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