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Ponte Morandi, 6 anni fa la tragedia che costò la vita a 43 persone
La città di Genova si prepara alla commemorazione delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi.Ponte Morandi, 6 anni fa la tragedia che costò la vita a 43 persone – Nanopress.itAlla cerimonia parteciperanno autorità pubbliche nazionali e locali,Sei anni fa il crollo del Ponte MorandiSei anni fa, il crollo del Ponte Morandi a Genova ha segnato una delle più grandi tragedie nella storia recente del nostro Paese. Oggi, la città di Genova si prepara a commemorare le 43 vittime con una cerimonia nella Radura della Memoria, situata sotto l’impalcato del ponte San Giorgio nel quartiere di Certosa. La commemorazione inizierà con una messa officiata dall’arcivescovo di Genova, monsignor Marco Tasca, seguita da una camminata in ricordo delle vittime. Alle 10:45, si terrà la cerimonia ufficiale con la partecipazione di autorità locali e nazionali. Durante il minuto di silenzio alle 11:36, verranno suonate le sirene delle navi in porto e le campane di tutta la diocesi.Il crollo del Ponte Morandi: la ricostruzione di quei drammatici istantiIl crollo del Ponte Morandi, noto anche come viadotto Polcevera, avvenne alle 11.36 del 14 agosto 2018 a Genova. Il crollo coinvolse il ponte che sovrastava la zona fluviale e industriale di Sampierdarena. La sezione del ponte lunga 250 metri crollò insieme al pilone di sostegno numero 9, provocando 43 vittime tra gli occupanti dei mezzi in transito e gli operai al lavoro nella sottostante isola ecologica dell’AMIU, l’azienda municipalizzata per la raccolta dei rifiuti. La ricostruzione del crollo – Nanopress.itL’intero pezzo di ponte cadde su una palazzina e la ferrovia sottostante, causando 14 feriti. Nel 2020, è stato inaugurato il nuovo viadotto Genova San Giorgio, costruito su disegno dell’architetto Renzo Piano e aperto al traffico. Il crollo del Ponte Morandi è stato causato da una complessa catena di fattori. Sebbene non esista ancora una risposta definitiva, alcune indagini hanno fornito importanti informazioni riguardo le cause del crollo. L’incidente è stato innescato dalla rottura di uno strallo, un elemento portante del ponte. Questo ha compromesso l’equilibrio della struttura. Lo strallo si è rotto a causa dell’alta corrosione. La mancanza di manutenzione adeguata ha contribuito a questo problema. La mancanza di controlli e ispezioni adeguate ha aggravato la situazione. La manutenzione inadeguata è stata un fattore chiave.A seguito del crollo è stato avviato un processo legale per indagare sulle cause dell’incidente e stabilire eventuali responsabilità. Nel 2019, 43 persone sono state indagate, tra cui funzionari di Autostrade per l’Italia, l’azienda che gestiva il ponte. Il processo ha coinvolto una serie di perizie tecniche e testimonianze per comprendere le ragioni del crollo e valutare eventuali negligenze o violazioni delle norme di sicurezza. Il processo è tuttora in corso e potrebbero essere necessari anni prima che si giunga a una conclusione definitiva. LEGGI TUTTO
Dazi, vertice di governo: sul tavolo le ipotesi per sostenere le imprese –
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaNella riunione a Palazzo Chigi «per un approfondimento sul tema dei dazi imposti dagli Stati Uniti e le possibili implicazioni per l’economia italiana», i ministri «hanno illustrato» alla premier Giorgia Meloni «le diverse ipotesi allo studio per sostenere le filiere produttive e rilanciare la competitività delle imprese. Proposte che saranno al centro del confronto con le categorie produttive, in programma per domani». Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. Al vertice di governo hanno partecipato i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Giancarlo Giorgetti (Economia), Tommaso Foti (Affari Ue), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Francesco Lollobrigida (Agricoltura). I ministri interessati hanno discusso inoltre «degli strumenti necessari per sostenere le imprese, intervenendo sulle regole ideologiche e poco condivisibili del Green Deal e sulla necessità di semplificare il quadro normativo».Vertice sui dazi: guerra commerciale non avvantaggia nessuno Loading…«È stato ribadito che una “guerra commerciale” non avvantaggerebbe nessuno, né l’Unione Europea né gli Stati Uniti. È emersa la necessità di affrontare il tema con determinazione e pragmatismo, perché ogni allarmismo rischia di causare danni ben maggiori di quelli strettamente connessi con i dazi» riferisce ancora la nota di Palazzo Chigi al termine della riunione fra la premier Giorgia Meloni e i ministri «per un approfondimento sul tema dei dazi imposti dagli Stati Uniti e le possibili implicazioni per l’economia italiana»A Palazzo Chigi vertice con Meloni e ministriAd annunciare la nuova riunione della ’task force’ sui dazi era stata la stessa presidente del Consiglio in occasione del Cdm di venerdì scorso. «Ho deciso di chiedere ai due vicepremier, al ministro dell’Economia, dell’Industria, dell’Agricoltura, delle Politiche europee, di vederci lunedì pomeriggio e di portare ciascuna per la propria competenza uno studio sull’impatto che questa situazione può avere per la nostra economia», aveva detto Meloni. Lo stesso gruppo di lavoro si confronterà anche con i rappresentanti delle categorie produttive, che saranno ricevuti domani a Palazzo ChigiVerso missione Meloni a Washington il 16 aprileIntanto prende sempre più quota la missione negli Usa della premier. Giorgia Meloni andrà a Washington il 16 aprile. Lo confermano all’Adnkronos fonti informate, in attesa dell’annuncio ufficiale di Palazzo Chigi e della Casa Bianca. Incrociando le agende della premier e del presidente americano sarebbe stata individuata questa data per l’incontro con Donald Trump, che avverrà solo due giorni prima dell’arrivo in Italia del vice presidente JD Vance. La missione di Meloni a Washington, con ovviamente al centro la questione dei dazi che ha stravolto l’agenda di un incontro a cui si lavorava da tempo, cadrà anche all’indomani della data individuata dall’Unione Europea per cominciare ad applicare i controdazi decisi in risposta ai dazi americani. LEGGI TUTTO
Merano, neosindaca Zeller si toglie fascia tricolore a insediamento: è polemica. VIDEO
La prima cittadina si è rifiutata di indossare la fascia con i colori della bandiera italiana durante il passaggio delle consegne dal predecessore Dal Medico. In Provincia di Bolzano quasi tutti i sindaci di madrelingua tedesca preferiscono una catena con una medaglia. Zeller assicura rispetto per la Repubblica e critica Dal Medico: la sua insistenza “nel volermi far indossare anche la fascia – in modo forzato e fuori dalle pratiche locali – è stata percepita da me come un gesto provocatorio e uno sgarbo istituzion
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È polemica per la nuova sindaca di Merano Katharina Zeller (Svp), eletta durante i ballottaggi del 18 maggio. Durante l’insediamento in Municipio, a cui era presente il suo predecessore Dario Dal Medico, la neo prima cittadina ha indossato poco convinta la fascia tricolore, per poi togliersela subito. Anche se da sempre in Provincia di Bolzano alla fascia con i colori dell’Italia la quasi la totalità dei sindaci di madrelingua tedesca all’insediamento preferisce per usanza una catena con una medaglia, in molti si sono scagliati contro la sindaca. Zeller nelle sue scuse ufficiali ha assicurato rispetto per la Repubblica italiana e criticato invece Dal Medico: la sua insistenza “nel volermi far indossare anche la fascia — in modo forzato e fuori dalle pratiche locali — è stata percepita da me come un gesto provocatorio e un chiaro segnale di sgarbo istituzionale”.
Cosa è successo all’insediamento di Zeller
Nella scena dell’insediamento di Zeller, immortalata dalle telecamere, si sente la neosindaca chiedere a Dal Medico (civico di centrodestra), che l’aiuta a indossare la fascia: “Sei sicuro che proprio devo?”. Subito la toglie, ma Dal Medico reagisce infastidito e quando Zeller lo invita a tenere assieme la chiave della città, lui indicando la fascia dice: “Tu metti quella e io tengo questa”. La sindaca risponde ridendo “Su dai, allora non la tieni”.
Le scuse e la spiegazione di Zeller
Per placare le polemiche Zeller, oltre ad aver spiegato di essere stata infastidita da Dal Medico, ha anche assicurato che quanto successo “non deve in alcun modo essere interpretato come un gesto di disprezzo verso i simboli della Repubblica o verso il tricolore stesso”. Poi ha aggiunto: “Indosserò la fascia con il massimo rispetto in tutte le circostanze previste dal protocollo istituzionale, come sempre fatto anche dai miei predecessori di lingua tedesca”. LEGGI TUTTOBimbo morto in piscina a Orosei, il pm chiede la condanna per i proprietari dell’hotel
Il bambino – Riccardo Mulas, 7 anni – rimase intrappolato nel bocchettone di scolo della piscina di un albergo a Orosei, provincia di Nuoro. La piscina in cui è morto il piccolo Riccardo – Nanopress.itPer i due proprietari della struttura ricettiva l’accusa è di omicidio colposo. Bimbo morto in piscina a Orosei, chiesta condanna per i proprietari dell’hotelIl pubblico ministero di Nuoro ha chiesto una condanna a un anno di reclusione per la proprietaria e l’amministratore dell’albergo nella cui piscina morì il piccolo Riccardo Mulas, il bambino di 7 anni che rimase intrappolato nel bocchettone di scolo della piscina. La tragedia si verificò il 2 settembre del 2018.Per i due imputati l’accusa è di omicidio colposo. Il magistrato ha imputato ai due “la responsabilità della manutenzione della piscina, per il quale avevano l’obbligo giuridico di evitare che diventasse un rischio per le persone, inserendo la grata sul bocchettone di scolo.” I legali di parte civile si sono associati alla richiesta del pubblico ministero, ma hanno anche chiesto una provvisionale immediatamente esecutiva di 100mila euro per i genitori della vittima.L’amministratore della società comproprietaria dell’albergo è già stato condannato con rito abbreviato a 5 mesi per omicidio colposo. Il ritorno in aula è previsto per il 3 novembre prossimo. LEGGI TUTTO
Conte: “Netanyahu espone all’odio gli ebrei nel mondo”
“Il problema non è Conte, ma credo sia Netanyahu con la sua condotta criminale. Lui dal suo punto di vista può assicurare, con un esercito sofisticatissimo e tecnologicamente avanzato, sicurezza a tutta la comunità di Israele. Ma espone gli ebrei nel mondo a questa ondata di spirale di odio. È questo il tema vero che ho posto”. Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte a Triggiano (Bari) a margine di un appuntamento elettorale in vista delle Amministrative del 25 e 26 maggio prossimi.
“Non falsiamo le cose – ha aggiunto – io non ho mai parlato contro Israele. Ho sempre condannato e continuo a condannare la condotta criminale di Netanyahu e del suo governo. So bene che Netanyahu non è Israele, ma dobbiamo assolutamente fermarlo, con tutti i mezzi, con tutti gli strumenti: embargo totale. Dobbiamo fermarlo con sanzioni finanziare, economiche, diplomatiche, con la revisione dell’accordo Ue-Israele”. Conte ha chiarito le sue dichiarazioni dopo l’omicidio di Yaron Lischinsky e Sarah Milgrim, entrambi dello staff dell’ambasciata israeliana, uccisi a colpi d’arma da fuoco all’esterno del museo ebraico nel centro di Washington. “Innanzitutto – ha spiegato – quando ho appreso la notizia sono rimasto sgomento e ho dichiarato che era un orribile attentato. Poi l’ho condannato in tutti i modi”. “Ho parlato di persone assolutamente innocenti che sono state brutalmente assassinate – ha precisato – ho anche detto che bisogna prevenire” atti del genere. Sulle sanzioni a Israele, Conte ha ricordato che “purtroppo l’Italia non l’ha sanzionato: si è astenuta tre volte alle Nazioni unite quando si è trattato di censurare. Il problema è il genocidio in atto, la condotta criminale di questo governo”. LEGGI TUTTOPonte Morandi, 6 anni fa la tragedia che costò la vita a 43 persone
La città di Genova si prepara alla commemorazione delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi.Ponte Morandi, 6 anni fa la tragedia che costò la vita a 43 persone – Nanopress.itAlla cerimonia parteciperanno autorità pubbliche nazionali e locali,Sei anni fa il crollo del Ponte MorandiSei anni fa, il crollo del Ponte Morandi a Genova ha segnato una delle più grandi tragedie nella storia recente del nostro Paese. Oggi, la città di Genova si prepara a commemorare le 43 vittime con una cerimonia nella Radura della Memoria, situata sotto l’impalcato del ponte San Giorgio nel quartiere di Certosa. La commemorazione inizierà con una messa officiata dall’arcivescovo di Genova, monsignor Marco Tasca, seguita da una camminata in ricordo delle vittime. Alle 10:45, si terrà la cerimonia ufficiale con la partecipazione di autorità locali e nazionali. Durante il minuto di silenzio alle 11:36, verranno suonate le sirene delle navi in porto e le campane di tutta la diocesi.Il crollo del Ponte Morandi: la ricostruzione di quei drammatici istantiIl crollo del Ponte Morandi, noto anche come viadotto Polcevera, avvenne alle 11.36 del 14 agosto 2018 a Genova. Il crollo coinvolse il ponte che sovrastava la zona fluviale e industriale di Sampierdarena. La sezione del ponte lunga 250 metri crollò insieme al pilone di sostegno numero 9, provocando 43 vittime tra gli occupanti dei mezzi in transito e gli operai al lavoro nella sottostante isola ecologica dell’AMIU, l’azienda municipalizzata per la raccolta dei rifiuti. La ricostruzione del crollo – Nanopress.itL’intero pezzo di ponte cadde su una palazzina e la ferrovia sottostante, causando 14 feriti. Nel 2020, è stato inaugurato il nuovo viadotto Genova San Giorgio, costruito su disegno dell’architetto Renzo Piano e aperto al traffico. Il crollo del Ponte Morandi è stato causato da una complessa catena di fattori. Sebbene non esista ancora una risposta definitiva, alcune indagini hanno fornito importanti informazioni riguardo le cause del crollo. L’incidente è stato innescato dalla rottura di uno strallo, un elemento portante del ponte. Questo ha compromesso l’equilibrio della struttura. Lo strallo si è rotto a causa dell’alta corrosione. La mancanza di manutenzione adeguata ha contribuito a questo problema. La mancanza di controlli e ispezioni adeguate ha aggravato la situazione. La manutenzione inadeguata è stata un fattore chiave.A seguito del crollo è stato avviato un processo legale per indagare sulle cause dell’incidente e stabilire eventuali responsabilità. Nel 2019, 43 persone sono state indagate, tra cui funzionari di Autostrade per l’Italia, l’azienda che gestiva il ponte. Il processo ha coinvolto una serie di perizie tecniche e testimonianze per comprendere le ragioni del crollo e valutare eventuali negligenze o violazioni delle norme di sicurezza. Il processo è tuttora in corso e potrebbero essere necessari anni prima che si giunga a una conclusione definitiva. LEGGI TUTTO
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Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaNella riunione a Palazzo Chigi «per un approfondimento sul tema dei dazi imposti dagli Stati Uniti e le possibili implicazioni per l’economia italiana», i ministri «hanno illustrato» alla premier Giorgia Meloni «le diverse ipotesi allo studio per sostenere le filiere produttive e rilanciare la competitività delle imprese. Proposte che saranno al centro del confronto con le categorie produttive, in programma per domani». Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. Al vertice di governo hanno partecipato i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Giancarlo Giorgetti (Economia), Tommaso Foti (Affari Ue), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Francesco Lollobrigida (Agricoltura). I ministri interessati hanno discusso inoltre «degli strumenti necessari per sostenere le imprese, intervenendo sulle regole ideologiche e poco condivisibili del Green Deal e sulla necessità di semplificare il quadro normativo».Vertice sui dazi: guerra commerciale non avvantaggia nessuno Loading…«È stato ribadito che una “guerra commerciale” non avvantaggerebbe nessuno, né l’Unione Europea né gli Stati Uniti. È emersa la necessità di affrontare il tema con determinazione e pragmatismo, perché ogni allarmismo rischia di causare danni ben maggiori di quelli strettamente connessi con i dazi» riferisce ancora la nota di Palazzo Chigi al termine della riunione fra la premier Giorgia Meloni e i ministri «per un approfondimento sul tema dei dazi imposti dagli Stati Uniti e le possibili implicazioni per l’economia italiana»A Palazzo Chigi vertice con Meloni e ministriAd annunciare la nuova riunione della ’task force’ sui dazi era stata la stessa presidente del Consiglio in occasione del Cdm di venerdì scorso. «Ho deciso di chiedere ai due vicepremier, al ministro dell’Economia, dell’Industria, dell’Agricoltura, delle Politiche europee, di vederci lunedì pomeriggio e di portare ciascuna per la propria competenza uno studio sull’impatto che questa situazione può avere per la nostra economia», aveva detto Meloni. Lo stesso gruppo di lavoro si confronterà anche con i rappresentanti delle categorie produttive, che saranno ricevuti domani a Palazzo ChigiVerso missione Meloni a Washington il 16 aprileIntanto prende sempre più quota la missione negli Usa della premier. Giorgia Meloni andrà a Washington il 16 aprile. Lo confermano all’Adnkronos fonti informate, in attesa dell’annuncio ufficiale di Palazzo Chigi e della Casa Bianca. Incrociando le agende della premier e del presidente americano sarebbe stata individuata questa data per l’incontro con Donald Trump, che avverrà solo due giorni prima dell’arrivo in Italia del vice presidente JD Vance. La missione di Meloni a Washington, con ovviamente al centro la questione dei dazi che ha stravolto l’agenda di un incontro a cui si lavorava da tempo, cadrà anche all’indomani della data individuata dall’Unione Europea per cominciare ad applicare i controdazi decisi in risposta ai dazi americani. LEGGI TUTTO
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