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Travolte da un’auto a Palestrina, Camilla Cecconi non ce l’ha fatta
L’incidente è avvenuto intorno alle 11 di domenica mattina in via Prenestina Nuova, in prossimità della Chiesa della Sacra Famiglia, dove Camilla e la sua amica si stavano dirigendo per ascoltare la Messa. Travolte da un’auto a Palestrina, Camilla Cecconi non ce l’ha fatta – Nanopress.it (foto da Facebook)Le condizioni della ragazza sono apparse subito molto gravi, tanto che – qualche ora dopo il ricovero – è giunta la notizia che Camilla non ce l’ha fatta. Alla guida dell’auto c’era una donna di 72 anni, che si è fermata immediatamente a prestare soccorso. Travolte da un’auto a Palestrina, Camilla Cecconi non ce l’ha fattaNon ce l’ha fatta Camilla Cecconi, la ragazza di 25 anni travolta da un’auto mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in via Penestrina Nuova. La ragazza era stata ricoverata in condizioni disperate all’ospedale San Camillo, ma nelle scorse è arrivata la notizia del decesso. I genitori della 25enne hanno acconsentito all’espianto degli organi.L’incidente è avvenuto domenica mattina, 25 agosto, pressi della Chiesa della Sacra Famiglia, dove Camilla e una sua amica si stavano dirigendo per ascoltare la Messa della domenica. Alla guida dell’auto che ha travolto le due ragazze c’era una donna di 72 anni, che si è fermata immediatamente a prestare soccorso. La vettura è stata posta sotto sequestro. LEGGI TUTTO
Merano, neosindaca Zeller si toglie fascia tricolore a insediamento: è polemica. VIDEO
La prima cittadina si è rifiutata di indossare la fascia con i colori della bandiera italiana durante il passaggio delle consegne dal predecessore Dal Medico. In Provincia di Bolzano quasi tutti i sindaci di madrelingua tedesca preferiscono una catena con una medaglia. Zeller assicura rispetto per la Repubblica e critica Dal Medico: la sua insistenza “nel volermi far indossare anche la fascia – in modo forzato e fuori dalle pratiche locali – è stata percepita da me come un gesto provocatorio e uno sgarbo istituzion
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È polemica per la nuova sindaca di Merano Katharina Zeller (Svp), eletta durante i ballottaggi del 18 maggio. Durante l’insediamento in Municipio, a cui era presente il suo predecessore Dario Dal Medico, la neo prima cittadina ha indossato poco convinta la fascia tricolore, per poi togliersela subito. Anche se da sempre in Provincia di Bolzano alla fascia con i colori dell’Italia la quasi la totalità dei sindaci di madrelingua tedesca all’insediamento preferisce per usanza una catena con una medaglia, in molti si sono scagliati contro la sindaca. Zeller nelle sue scuse ufficiali ha assicurato rispetto per la Repubblica italiana e criticato invece Dal Medico: la sua insistenza “nel volermi far indossare anche la fascia — in modo forzato e fuori dalle pratiche locali — è stata percepita da me come un gesto provocatorio e un chiaro segnale di sgarbo istituzionale”.
Cosa è successo all’insediamento di Zeller
Nella scena dell’insediamento di Zeller, immortalata dalle telecamere, si sente la neosindaca chiedere a Dal Medico (civico di centrodestra), che l’aiuta a indossare la fascia: “Sei sicuro che proprio devo?”. Subito la toglie, ma Dal Medico reagisce infastidito e quando Zeller lo invita a tenere assieme la chiave della città, lui indicando la fascia dice: “Tu metti quella e io tengo questa”. La sindaca risponde ridendo “Su dai, allora non la tieni”.
Le scuse e la spiegazione di Zeller
Per placare le polemiche Zeller, oltre ad aver spiegato di essere stata infastidita da Dal Medico, ha anche assicurato che quanto successo “non deve in alcun modo essere interpretato come un gesto di disprezzo verso i simboli della Repubblica o verso il tricolore stesso”. Poi ha aggiunto: “Indosserò la fascia con il massimo rispetto in tutte le circostanze previste dal protocollo istituzionale, come sempre fatto anche dai miei predecessori di lingua tedesca”. LEGGI TUTTOIncidente in Autostrada, chiusa l’A1 nel Parmense
L’Autostrada del Sole è stata chiusa in entrambe le direzioni, fra Fiorenzuola e Fidenza, nel Parmense, per consentire l’accesso ai mezzi di soccorso.Autostrada – Nanopress.itQuesta mattina si è verificato un incidente, che ha visti coinvolti un autocarro, un pullman e un tir. Sul posto vigili del fuoco e polizia stradale. Incidente in A1: chiuso tratto di autostrada nel ParmenseÈ stata chiusa in entrambi i sensi di marcia l’autostrada A1, nel tratto fra Fiorenzuola e Fidenza, nel Parmense, per consentire l’accesso ai mezzi di soccorso, per via di un incidente stradale che ha visti coinvolti un autocarro, un pullman e un tir. Sul posto anche polizia stradale e vigili del fuoco, che stanno regolamentando il traffico.A seguito dell’incidente si registrano un morto e un ferito ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale ‘Maggiore’ di Parma. LEGGI TUTTO
Carceri, in arrivo la circolare del Dap sulle «stanze dell’amore»
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaIl ministro della Giustizia Carlo Nordio si è detto «d’accordo “per tre quarti”» con le proposte contenute nel documento-appello che gli è stato consegnato dai Garanti dei detenuti durante un incontro al dicastero di Via Arenula. Il Guardasigilli ha confermato la sua contrarietà «ad amnistia, indulto e a qualsiasi forma di indulgenza lineare», ha riferito Samuele Ciambriello, portavoce della conferenza dei Garanti. Novità in arrivo per le cosiddette “stanze dell’amore”: a breve il Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) emanerà una circolare per «garantire una omogeneità nell’applicazione e nella possibilità di riconoscere l’esercizio del diritto all’affettività in ogni istituto penitenziario».Misure contro il sovraffollamentoRiguardo al sovraffollamento, il ministro ha garantito che «ci saranno nuovi posti per gli istituti, puntando all’aumento di comunità, in particolare per tossicodipendenti, e meno carcere. Riguardo allo sfollamento delle carceri, un ruolo importante lo avranno i magistrati di sorveglianza, il cui numero potrebbe essere incrementato». I garanti sono convinti che serva una misura “deflattiva” e che occorra una norma per l’aumento dei giorni di liberazione anticipata speciale, prevedendo uno sconto di ulteriori 15 giorni a semestre. Tra le proposte, anche quella di ispirarsi alla misura temporanea della legge del 2010 che introduceva la possibilità di scontare nella propria abitazione o in altro luogo pubblico o privato di cura, assistenza e accoglienza la pena detentiva – anche residua di pena maggiore – non superiore a 18 mesi.Loading…Sollicciano: infiltrazioni, cimici e qualche “panneggio d’amore”«Dal Dap circolare sulle “stanze dell’amore” in carcere»All’incontro, a cui hanno preso parte anche i garanti di Roma, Parma, del Piemonte e membri del coordinamento nazionale, è stato ricordato il dato allarmante dei suicidi in carcere valutando la possibilità del numero chiuso; è stato sollecitato l’aumento di educatori e mediatori linguistici, ma anche psicologi, psichiatri e assistenti sociali. Quanto all’attuazione della sentenza della Consulta sulla tutela del diritto all’affettività delle persone detenute, come detto, «il Dap sta preparando una circolare»: «Gradualmente gli istituti si adegueranno e dunque al momento ci sarà un’applicazione a macchia di leopardo nei vari istituti del Paese».Emergenza suicidi e minoriL’emergenza, sottolineano i garanti al ministro, è legata poi anche ai minori. Anche per questo i garanti, oltre a sollevare le problematiche legate agli istituti penali per i minorenni, chiedono di costruire più comunità e meno carceri minorili. «Il continuo ricorso alla penalizzazione come metodo di governo rischia di far crollare il sistema carcerario» segnala il capogruppo di Avs nella commissione Giustizia della Camera, Devis Dori. «La situazione drammatica dei giovani detenuti, costretti spesso con persone grandi, magari in carcere per reati gravi», a causa della mancanza di spazi: «l’accumulo delle pene impedirà una soluzione e una detenzione rieducativa per quei giovani». Occorre dunque «una depenalizzazione, un sostanziale dietro front rispetto al modello repressivo di Caivano, e la riattivazione di un sistema di pena alternativo» conclude Dori. Mentre per i suicidi in carcere «è davvero inquietante che il ministro Nordio non abbia mai detto una parola», una piaga drammatica sulla quale il capogruppo di Avs continua a sollecitare l’attenzione. LEGGI TUTTO
Picchiato da un senzatetto davanti al suo bar, nonno Vincenzo non ce l’ha fatta
Dopo oltre tre settimane di agonia all’ospedale Cardarelli di Napoli, il 91enne Vincenzo Fiorillo non ce l’ha fatta. Addio a Vincenzo Fiorillo – Nanopress.it (Foto da Facebook Sii turista della tua città)A picchiarlo, il primo maggio scorso, un clochard di origine tedesca che è stato arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni gravissime, reato che adesso sarà riqualificato in omicidio, alla luce del drammatico epilogo susseguente al pestaggio. Vincenzo Fiorillo non ce l’ha fattaNon ce l’ha fatta Vincenzo Fiorillo, il 91enne di Napoli aggredito davanti al suo bar in via Santa Maria di Costantinopoli, a Napoli. A colpirlo – il primo maggio scorso – un clochard tedesco di 25 anni, che spintonò la vittima, fino a farla cadere. Vincenzo Fiorillo riportò un’emorragia cerebrale che lo ha portato alla morte, dopo 27 giorni di ricovero all’ospedale Cardarelli di Napoli.L’aggressore, che tentò la fuga, venne arrestato dai carabinieri con l’accusa di resistenza e lesioni gravissime, reato che adesso sarà riqualificato in omicidio. Un gesto, il suo, senza alcun apparente motivo. Stando a quanto emerso nelle ultime ore, la vittima era intervenuta per placare il 25enne che stava dando in escandescenze con alcuni clienti. A quel punto il giovane avrebbe spintonato Fiorillo, facendolo cadere a terra. Una caduta che è risultata fatale.I familiari di Vincenzo Fiorillo hanno condiviso un commovente post su Facebook in ricordo della vittima: «Resterai la nostra forza anche da lassù. Riposa in pace papà e stai tranquillo che saremo sempre uniti e forti come hai sempre voluto». LEGGI TUTTO
Travolte da un’auto a Palestrina, Camilla Cecconi non ce l’ha fatta
L’incidente è avvenuto intorno alle 11 di domenica mattina in via Prenestina Nuova, in prossimità della Chiesa della Sacra Famiglia, dove Camilla e la sua amica si stavano dirigendo per ascoltare la Messa. Travolte da un’auto a Palestrina, Camilla Cecconi non ce l’ha fatta – Nanopress.it (foto da Facebook)Le condizioni della ragazza sono apparse subito molto gravi, tanto che – qualche ora dopo il ricovero – è giunta la notizia che Camilla non ce l’ha fatta. Alla guida dell’auto c’era una donna di 72 anni, che si è fermata immediatamente a prestare soccorso. Travolte da un’auto a Palestrina, Camilla Cecconi non ce l’ha fattaNon ce l’ha fatta Camilla Cecconi, la ragazza di 25 anni travolta da un’auto mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in via Penestrina Nuova. La ragazza era stata ricoverata in condizioni disperate all’ospedale San Camillo, ma nelle scorse è arrivata la notizia del decesso. I genitori della 25enne hanno acconsentito all’espianto degli organi.L’incidente è avvenuto domenica mattina, 25 agosto, pressi della Chiesa della Sacra Famiglia, dove Camilla e una sua amica si stavano dirigendo per ascoltare la Messa della domenica. Alla guida dell’auto che ha travolto le due ragazze c’era una donna di 72 anni, che si è fermata immediatamente a prestare soccorso. La vettura è stata posta sotto sequestro. LEGGI TUTTO
Merano, neosindaca Zeller si toglie fascia tricolore a insediamento: è polemica. VIDEO
La prima cittadina si è rifiutata di indossare la fascia con i colori della bandiera italiana durante il passaggio delle consegne dal predecessore Dal Medico. In Provincia di Bolzano quasi tutti i sindaci di madrelingua tedesca preferiscono una catena con una medaglia. Zeller assicura rispetto per la Repubblica e critica Dal Medico: la sua insistenza “nel volermi far indossare anche la fascia – in modo forzato e fuori dalle pratiche locali – è stata percepita da me come un gesto provocatorio e uno sgarbo istituzion
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È polemica per la nuova sindaca di Merano Katharina Zeller (Svp), eletta durante i ballottaggi del 18 maggio. Durante l’insediamento in Municipio, a cui era presente il suo predecessore Dario Dal Medico, la neo prima cittadina ha indossato poco convinta la fascia tricolore, per poi togliersela subito. Anche se da sempre in Provincia di Bolzano alla fascia con i colori dell’Italia la quasi la totalità dei sindaci di madrelingua tedesca all’insediamento preferisce per usanza una catena con una medaglia, in molti si sono scagliati contro la sindaca. Zeller nelle sue scuse ufficiali ha assicurato rispetto per la Repubblica italiana e criticato invece Dal Medico: la sua insistenza “nel volermi far indossare anche la fascia — in modo forzato e fuori dalle pratiche locali — è stata percepita da me come un gesto provocatorio e un chiaro segnale di sgarbo istituzionale”.
Cosa è successo all’insediamento di Zeller
Nella scena dell’insediamento di Zeller, immortalata dalle telecamere, si sente la neosindaca chiedere a Dal Medico (civico di centrodestra), che l’aiuta a indossare la fascia: “Sei sicuro che proprio devo?”. Subito la toglie, ma Dal Medico reagisce infastidito e quando Zeller lo invita a tenere assieme la chiave della città, lui indicando la fascia dice: “Tu metti quella e io tengo questa”. La sindaca risponde ridendo “Su dai, allora non la tieni”.
Le scuse e la spiegazione di Zeller
Per placare le polemiche Zeller, oltre ad aver spiegato di essere stata infastidita da Dal Medico, ha anche assicurato che quanto successo “non deve in alcun modo essere interpretato come un gesto di disprezzo verso i simboli della Repubblica o verso il tricolore stesso”. Poi ha aggiunto: “Indosserò la fascia con il massimo rispetto in tutte le circostanze previste dal protocollo istituzionale, come sempre fatto anche dai miei predecessori di lingua tedesca”. LEGGI TUTTO