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Mantovano: siamo proccupati ma non rassegnati
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Elezioni comunali a Ravenna, in corso gli scrutini dopo la chiusura dei seggi. I dati
A Ravenna sono iniziati alle 15, subito dopo la chiusura dei seggi, gli scrutini per determinare chi sarà il prossimo sindaco della città. I candidati a sfidarsi per la poltrona di primo cittadino sono sette: Alessandro Barattoni (centrosinistra e M5s), Nicola Grandi (Fratelli d’Italia e Forza Italia), Alvaro Ancisi (Lega), Giovanni Morgese (Democrazia Cristiana), Marisa Iannucci (Pci, Ravenna in Comune, Potere al Popolo, Rifondazione), Veronica Verlicchi (La Pigna) e Maurizio Miserocchi (Ravenna al Centro). Quando sono state scrutinate 17 sezioni su 164, Barattoni è avanti col 59,19% dei voti. Segue Grandi al 23,72%
Per approfondire: Chi sono i candidati sindaco a Ravenna LEGGI TUTTOLa Guida: Il governo e la preferenza per le minoranze
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Meloni in aula, sulla difesa compromesso nella maggioranza
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaRafforzare la sicurezza interna ed esterna dell’Unione, ma nell’ottica di un’alleanza Nato dalla quale non si può prescindere. E stando ben attenti a non mettere a repentaglio le finanze pubbliche. Un obiettivo che si potrà raggiungere anche tramite l’introduzione di piani di garanzia pubblica per il finanziamento degli investimenti sia nell’industria della difesa sia nei settori tecnologici, logistici ed infrastrutturali, così come proposto dall’Italia in sede Ecofin dello scorso 11 marzo, dove è stata accolta con favore la proposta del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per uno strumento con garanzie europee capace di innescare investimenti privati fino a 200 miliardi di euro nella difesa. Questo sarà il cuore della risoluzione con la quale il centrodestra approverà le comunicazioni al Senato della premier Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo di Bruxelles del 20-21 marzo. Un compromesso per cui alla vigilia nel centrodestra si esclude il rischio di crepe interne, sottolineando invece che le opposizioni andranno divise all’appuntamento. Anche il Pd lavora per cercare una sintesi al proprio interno per evitare nuove divisioni dopo quella sulla risoluzione al Parlamento europeo, che sarà invece il testo riproposto alle Camere da Azione. Avs ribadirà il “no al riarmo nazionale”.La quadra nella maggioranzaNella risoluzione di maggioranza sono evitati riferimenti espliciti, e potenzialmente divisivi, al ReArm Europe, limitando l’input a rafforzare la capacità operativa degli Stati Ue nel quadro dell’alleanza Nato. Nella risoluzione, sulla guerra in Ucraina è stata scelta una poi formula che comprende il lavoro con Ue, Usa e i tradizionali alleati per arrivare a una pace che rispetti il diritto internazionale, insieme a Kiev.Loading…Romeo (Lega): risoluzione M5S contro le armi? Magari ci asteniamoTrovata la quadra nella maggioranza, restano alcune incognite. La risoluzione del M5s, nella parte in cui si oppone al piano di riarmo europeo, potrebbe avvicinarsi alle posizioni dei leghisti, che però garantiscono di seguire i pareri del governo. «La risoluzione dei 5Stelle contro le armi? Magari ci asteniamo, seguiamo il parere del governo, magari il governo chiede modifiche» ha dichiarato Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega in SenatoRisoluzione M5s chiede a governo stop a piano riarmoTra i passaggi fondamentali del M5s, secondo quanto si apprende, c’è sicuramente quello che vuole che il governo si impegni «a manifestare, in tutte le sedi istituzionali, nazionali ed europee, la ferma contrarietà al piano di riarmo europeo “Rearm Europe”». Un piano bocciato dalla Lega al Parlamento europeo ma a favore del quale hanno votato invece Fdi e Forza Italia. I pentastellati chiedono poi all’esecutivo di «sostituire integralmente il piano di riarmo europeo con un piano di rilancio e sostegno agli investimenti che promuovano la competitività, gli obiettivi a lungo termine e le priorità politiche dell’Unione europea quali: spesa sanitaria, sostegno alle filiere produttive e industriali, incentivi all’occupazione, istruzione, investimenti green e beni pubblici europei, per rendere l’economia dell’Unione più equa, competitiva, sicura e sostenibile». LEGGI TUTTO
Neonato trovato morto a Parma: chiuso in un sacchetto e abbandonato in giardino
Il ritrovamento del neonato è avvenuto nel pomeriggio di venerdì, 9 agosto, in una villetta di Vignale di Traversetolo, provincia di Parma.Neonato trovato morto a Parma: chiuso in un sacchetto e abbandonato in giardino – Nanopress.itA trovarlo è stato il proprietario di casa, che ha immediatamente allertato i soccorsi, ma per il piccolo non c’era più nulla da fare. Neonato trovato morto a Parma: si esamina il DnaIl corpicino senza vita di un neonato – che dovrebbe avere pochi giorni – è stato ritrovato nel giardino di una villetta bifamiliare a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. Il proprietario della villetta ha fatto la macabra scoperta. L’uomo ha riferito di aver trovato il piccolo avvolto in un sacchetto, e ha immediatamente avvisato il 118, ma i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.I Carabinieri sono stati allertati e stanno indagando per risalire all’identità dei genitori e cercare testimoni che possano aver visto qualcuno aggirarsi nei pressi della villetta in cui è stato lasciato il piccolo. L’autopsia dovrà accertare se il neonato sia stato abbandonato prima o dopo il decesso. Al momento le indagini si muovono in tutte le direzioni, compresa l’analisi del DNA per identificare i genitori. LEGGI TUTTO
Mantovano: siamo proccupati ma non rassegnati
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Elezioni comunali a Ravenna, in corso gli scrutini dopo la chiusura dei seggi. I dati
A Ravenna sono iniziati alle 15, subito dopo la chiusura dei seggi, gli scrutini per determinare chi sarà il prossimo sindaco della città. I candidati a sfidarsi per la poltrona di primo cittadino sono sette: Alessandro Barattoni (centrosinistra e M5s), Nicola Grandi (Fratelli d’Italia e Forza Italia), Alvaro Ancisi (Lega), Giovanni Morgese (Democrazia Cristiana), Marisa Iannucci (Pci, Ravenna in Comune, Potere al Popolo, Rifondazione), Veronica Verlicchi (La Pigna) e Maurizio Miserocchi (Ravenna al Centro). Quando sono state scrutinate 17 sezioni su 164, Barattoni è avanti col 59,19% dei voti. Segue Grandi al 23,72%
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