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    Kimberly Bonvissuto scomparsa nel nulla da 4 giorni da Busto Arstizio: l’appello disperato della madre | Il giallo dell’uscita con un ragazzo

    Kimberly Bonvissuto è scomparsa dallo scorso lunedì da Busto Arstizio. La madre ha lanciato un appello per cercare di ritrovare la figlia. Kimberly Bonvissuto – Nanopress.itLa donna ha sentito la figlia per l’ultima volta lo scorso lunedì pomeriggio, quando le ha detto che sarebbe uscita a cena con la cugina, ma sembra che fosse una scusa per coprire l’uscita con un ragazzo. Da quella sera però di Kimberly non si hanno più notizie. Il suo cellulare risulta spento, anche se la giovane avrebbe con sé il caricabatterie.Kimberly Bonvissuto scomparsa nel nulla da 4 giorni da Busto ArstizioÈ giallo a Busto Arstizio, dove – dallo scorso lunedì – non si hanno più notizie di una ragazza di 20 anni, Kimberly Bonvissuto. A diffondere la notizia della scomparsa è stata la madre della giovane, che ha già sporto denuncia alle autorità. La donna ha raccontato di aver sentito Kimberly per l’ultima volta il giorno della scomparsa. La figlia le ha detto che sarebbe andata a cena con la cugina, e che sarebbe rientrata entro le 22, ma sembra che la giovane quella sera dovesse incontrare un ragazzo.Al momento della scomparsa Kimberly indossava una tuta grigia, un giubbotto Colmar nero e scarpe da ginnastica nere. Ha i capelli rossi ed è alta circa 1,55.L’appello della madreDa quella sera il cellulare di Kimberly risulta spento. La madre ha lanciato un disperato appello per cercare di ritrovare la figlia.“Da qualche anno non è fidanzata e non ha molti amici. Esce raramente di casa e di solito vede la cugina. Ha sentito la cugina alle 21:30, le ha detto che sarebbe tornata a casa alle dieci, ma da quell’ora il telefono risulta spento”, ha raccontato la madre. Kimberly aveva con sé anche il caricabatterie del cellulare.Anche la zia di Kimberly ha lanciato un appello per ritrovare la nipote.“Torna a casa, amore. Ti aspettiamo” si legge nel messaggio. LEGGI TUTTO

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    Omicidio Nicoletta Indelicato: confermato l’ergastolo per Margareta Buffa

    La Corte d’assise d’appello di Palermo ha confermato la condanna all’ergastolo per Margareta Buffa, la 34enne romena, accusa di aver ucciso Nicoletta Indelicato, in concorso con Carmelo Bonetta, già condannato in via definitiva a 30 anni di carcere. Nicoletta Indelicato – Nanopress.itLa vittima, anche lei di origine romena, venne uccisa con 12 coltellate e poi data alle fiamme la notte tra il 16 e il 17 marzo del 2019 nelle campagne di Sant’Onofrio, a Marsala. La vittima, come Margareta Buffa, era stata adottata da una famiglia di Marsala. Sul movente del delitto non è mai stata fatta piena luce.Margareta Buffa condannata all’ergastoloLa Corte d’assise d’Appello di Palermo ha emesso la sentenza di condanna per Margareta Buffa, la 34enne romena accusata di aver ucciso la 25enne Nicoletta Indelicato, in concorso con Carmelo Bonetta, reo confesso dell’omicidio e già condannato a 30 anni di carcere. I giudici del processo d’appello bis hanno confermato la sentenza di ergastolo emessa in primo grado. La vittima venne uccisa nella notte tra il 16 e il 17 marzo del 2019 nelle campagne di Marsala. Quella sera i due imputati l’avrebbero attirata lì, per poi colpirla con 12 coltellate e dare fuoco al corpo.Il cadavere della 25enne venne ritrovato qualche giorno dopo la scomparsa, completamente sfigurato dalle coltellate inferte al volto. Questa mattina i giudici hanno rigettato la richiesta della difesa di acquisire una lettera di Carmelo Bonetta. Nella missiva sembra che l’uomo scagionasse Buffa dalle accuse che in un prima momento aveva mosso contro di lei.La vittima, come Margareta Buffa, era di origine romena ed era stata adottata da una famiglia di Marsala. Sul movente del delitto non è mai stata fatta piena luce, ma sembra che a muovere la mano di Buffa e Bonetta fosse stata la gelosia della donna nei confronti di Nicoletta. LEGGI TUTTO

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    Uccise la sorella a coltellate, Alberto Scagni sequestrato e picchiato in carcere

    L’aggressione è avvenuta nel penitenziario di Sanremo, dove Alberto Scagni sta scontando una pena a 24 anni e sei mesi per l’omicidio della sorella Alice.Alberto Scagni – Nanopress.itL’uomo sarebbe stato sequestrato e picchiato da due compagni di cella. Trasferito in ospedale, le sue condizioni sarebbero critiche.Alberto Scagni sequestrato e picchiato in carcereIn carcere per l’omicidio della sorella Alice, uccisa il primo maggio dello scorso anno, Alberto Scagni è stato sequestrato e picchiato da due compagni di cella di origine maghrebina. Scagni sta scontando la sua condanna a 24 anni e 4 mesi di carcere nel penitenziario di Sanremo. Stando a quanto riferisce l’Ansa, la polizia penitenziaria è intervenuta per salvarlo e Scagni è stato trasferito nel Pronto soccorso dell’ospedale di Sanremo, dove si trova in condizioni critiche.Notizia in aggiornamento.  LEGGI TUTTO

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    Positivo all’alcol e droga, investì e uccise due ragazzi in scooter: disposti i domiciliari | Il padre della ragazza: “Non è giustizia”

    Il duro sfogo dei genitori delle vittime, Lucia Morra – 20 anni – e Francesco Altamura – 23 anni – uccisi dopo un incidente stradale, mentre erano in sella al loro scooter. Francesco Altamura e Lucia Morra – Nanopress.itIl giudice ha disposto gli arresti domiciliari per il 34enne che era alla guida dell’auto che travolse e uccise i due adolescenti.Arresti domiciliari per l’uomo che travolse e uccise due fidanzati in scooter“Compie un omicidio volontario chi alla guida investe e uccide dopo avere assunto droga e alcol”.Non riesce a darsi pace Gianfranco Morra, padre di Lucia Morra, la 20enne travolta e uccisa il 30 settembre scorso, mentre – in sella al suo scooter – insieme al suo fidanzato Francesco Altamura, venne travolta da un’auto. I due fidanzati morirono sul colpo, l’impatto con l’Audi fu devastante. Alla guida della vettura c’era un uomo di 34 anni, che fu immediatamente identificato e fermato e risultò positivo all’alcol e droga.Nonostante indossassero il casco protettivo, per i due giovani non ci fu nulla da fare. Tanta è la rabbia di Gianfranco Morra.“Vorrei parlare con il giudice e dirgli ‘cosa avrebbe dovuto fare per andare in galera uno così? Una strage? Non sono omicidi stradali, perché chi investe e uccide dopo avere assunto e alcol commette omicidio volontario”.Stando a quanto ricostruito dopo l’incidente, la vettura – che procedeva ad alta velocità – avrebbe invaso la corsia opposta, centrando in pieno lo scooter. I due veicoli erano stati entrambi sequestrati. LEGGI TUTTO