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Fondazione Pacta traccia la rotta verso l’obiettivo emissioni zero


Malgrado sia considerato uno dei più difficili da decarbonizzare, il settore dell’aviazione diventa sempre più un modello di sostenibilità ambientale ed economica. L’obiettivo di far volare la transizione energetica è stato rilanciato ieri nel terzo Congresso annuale della Fondazione Pacta Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo, promossa da Aeroporti di Roma e costituita dall’alleanza tra 17 partner industriali, istituzionali e accademici che condividono l’obiettivo di rendere l’Italia leader nella transizione del trasporto aereo.

L’evento, tenutosi a Roma, ha riunito figure chiave del comparto, dalle compagnie aeree ai costruttori di aeromobili, dai gestori e attori aeroportuali ai big energetici. Erano presenti anche le istituzioni e gli enti regolatori, coinvolti nel proposito di riscrivere le regole del trasporto aereo per farlo crescere e garantirne la piena riconciliazione con l’ambiente. «La decarbonizzazione dell’aviazione non è un’opzione, è una responsabilità collettiva, e la Fondazione Pacta dimostra ancora una volta che è possibile affrontarla con un approccio di sistema. La nostra realtà rappresenta infatti una partnership intersettoriale che, con pochi eguali al mondo, sta definendo una road map concreta per il Net Zero», ha spiegato Marco Troncone, presidente della fondazione e ad di Aeroporti di Roma. Durante il congresso sono state messe in luce alcune proposte di policy che, ha rimarcato Troncone, «non sono teoriche, ma rappresentano strumenti pratici pensati per supportare le istituzioni a colmare il divario tra le ambizioni e l’implementazione». L’obiettivo è accelerare una transizione sostenibile che non solo riduca le emissioni, ma garantisca la crescita economica. «Volare meno non è la soluzione e la sostenibilità non è un vincolo, bensì è la chiave per un futuro più giusto, in cui ambiente e progresso sono parte della stessa visione», ha osservato Troncone. Tra i protagonisti dell’evento, anche Veronica Pamio, senior vice president external affairs, sustainability & destination management nonché direttore generale Fondazione Pacta e Katia Riva, chief sustainability & transformation officer di Mundys.

«Da questo congresso emerge con forza la necessità di un impegno comune a favore della decarbonizzazione con approccio pragmatico e non ideologico. Il percorso che stiamo facendo, grazie anche alla sintesi tra pubblico e privato rappresentata dall’Enac, ci permette di sviluppare collaborazioni utili con altri Paesi anche emergenti attraverso un approccio che ne garantisca anche una crescita economica e sostenibile», ha detto Pierluigi Di Palma, presidente Enac e presidente Comitato istituzionale Fondazione Pacta.

Sono state quattro le proposte di policy avanzate. La prima riguarda la trasformazione dell’aeroporto in un «nodo cruciale nella transizione verso la sostenibilità. Fondazione Pacta supporta l’efficientamento energetico e infrastrutturale degli scali, l’innovazione nella gestione del traffico aereo e la decarbonizzazione dei mezzi nelle aerostazioni. L’intermodalità è poi il secondo elemento decisivo per ridurre le emissioni legate agli spostamenti a terra e per integrare il settore aereo nei sistemi di mobilità sostenibile. Terzo pilastro: le politiche energetiche per l’incentivazione di investimenti in sistemi di accumulo energetico negli aeroporti e per la produzione locale di energie rinnovabili. Infine, le policy promuovono il carburante sostenibile per l’aviazione (Saf) come pietra angolare per il raggiungimento degli obiettivi net zero. «I Saf costituiscono oggi l’unica vera alternativa percorribile per raggiungere un’effettiva decarbonizzazione secondo gli obiettivi del regolamento 2023/2405. Ha costi ancora superiori ai carburanti attuali, ma confidiamo che anche tramite politiche comuni della Ue siano adottabili strumenti simili a quelli già assunti da altre nazioni per consentire una piena fruibilità di questi carburanti evitando così di compromettere il diritto alla mobilità dei cittadini, ha detto il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami.

Proprio come esempio di best practice italiana nella sfida della transizione sostenibile, la Fondazione Pacta è stata presente alla recente Cop29 di Baku nell’ambito di un evento aperto dal ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. «L’Italia reputa importante sviluppare una serie di azioni tese alla modernizzazione dello spazio aereo e all’uso di carburanti sostenibili per l’aviazione.

I nostri aeroporti stanno contribuendo alla decarbonizzazione attraverso investimenti infrastrutturali mirati a sostenere la distribuzione e lo stoccaggio di Saf, oltre che tramite l’implementazione di misure per ridurre le emissioni negli aeroporti stessi», ha affermato il ministro, rilanciando gli obiettivi condivisi da Pacta.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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