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Calendario del fisco di dicembre: ecco le date da non dimenticare


Anche nell’ultimo mese dell’anno saranno tante le scadenze del fisco che i contribuenti dovranno segnarsi in rosso sul proprio calendario. Dall’acconto per la cedolare secca al saldo Imu sino alla scadenza di tutte le attestazioni Isee per l’anno 2024. Vediamo le date e le scadenze più importanti.

2 dicembre

Il primo lunedì del mese i contribuenti saranno chiamati al versamento della seconda rata o dell’acconto unico di Irpef, Ires, Irap e imposte sostitutive. La scadenza era fissata al 30 novembre ma ricadendo la scadenza di sabato, è scattato lo slittamento al primo giorno lavorativo utile e, quindi, il 2 dicembre.

Inoltre lo stesso giorno ci saranno le scadenze del versamento del bollo e superbollo auto mentre chi abbia in essere contratti di locazione e affitto non in regime di “cedolare secca”, dovrà provvedere al versamento dell’imposta di registro sui contratti stipulati dal primo novembre scorso o rinnovati tacitamente.

16 dicembre

A metà mese la scadenza più importante riguarderà l’Imu (Imposta municipale propria), da parte dei proprietari o titolari di altri diritti, dell’imposta dovuta per il 2024. Il pagamento andrà effettuato tramite Modello F24 o bollettino.

Entro lo scorso 28 ottobre, i comuni che hanno apportato delle modifiche alle aliquote hanno dovuto pubblicare le relative delibere.

Dell’Imu abbiamo già parlato in altro articolo de ricordiamo che l’imposta municipale propria è dovuta da tutti coloro i quali siano proprietari o titolari di altro diritto reale su fabbricati, ad esclusione delle abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, di aree fabbricabili e di terreni agricoli; il pagamento è dovuto anche dal concessionario nel caso in cui si tratti di aree demaniali e dal locatario qualora si tratti di leasing.

Dunque l’’Imu è dovuta solo sulla seconda casa, ma qualora sussistano situazioni particolari può scattare l’esenzione. Ad esempio può scattare l’esenzione nel caso in cui due coniugi abbiano fissato la propria residenza in immobili diversi. “In questo caso, pur risultato entrambi titolari di seconda abitazione, scatta l’esenzione ma occorre che ci sia una motivazione precisa che riguarda l’esigenza di una diversa dimora per ragioni di lavoro. Deve essere dimostrato che ognuno dei coniugi viva abitualmente nella propria casa e pertanto, le utenze devono risultare come prima casa”.

Sempre il 16

dicembre andrà effettuato la liquidazione e il versamento dell’Iva riferita al mese di novembre 2024.

31 dicembre

L’ultimo giorno dell’anno scadrà la validità di tutte le attestazioni Isee elaborate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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