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Auto spenta a settembre. Mirafiori ferma


A settembre, in Italia, le auto elettriche rialzano la testa in un mercato complessivo le cui immatricolazioni scendono intorno all’11 per cento. Un risultato, quello delle vetture a sola batteria (+29% e quota mensile del 9,3%, ma del 4% nel cumulato), che deriva essenzialmente dal boom di giugno quando, in una sola giornata, sono andati esauriti gli incentivi per questa alimentazione. «È l’effetto – spiega Massimo Artusi, presidente di Federauto (concessionari) – delle progressive consegne di quelle automobili che hanno beneficiato dell’ecobonus».

Da gennaio i volumi totali in Italia si attestano a 1.202.122 unità, +2,1% sul periodo gennaio-settembre 2023. «Il trend negativo degli ultimi due mesi – commenta Roberto Vavassori, presidente di Anfia (filiera automotive) – ci porta a dover rivedere al ribasso le previsioni di chiusura per il 2024, scendendo da 1.624.000 unità a 1.555.000 (circa -0,8% rispetto al 2023). L’andamento negativo del mercato, inoltre, si affianca a una situazione industriale sempre più critica. Per questo accogliamo con favore la proposta all’Ue del ministro Adolfo Urso di anticipare al 2025 le clausole di revisione dei target CO2 per i veicoli e di adottare un piano europeo automotive. Senza dimenticare che la filiera italiana necessita di interventi immediati». Il punto attuale e sui progetti futuri di Stellantis, intanto, sarà fatto il prossimo 11 ottobre quando l’ad di Stellantis, Carlos Tavares, sarà in audizione alla Commissione attività produttive della Camera. Per Stellantis il momento continua a essere difficile, oltre che a causa del profit warning sui conti di fine anno, anche sul piano delle immatricolazioni in Italia: -33% a settembre e quota crollata dal 32,7% al 24,2%. Segno meno, poi, per tutti i marchi della galassia, in particolare Citroën (-74,5%), Lancia (-72,1%), Maserati (-57,9%) e Fiat (-43,7%).

Si rinnova anche l’abbonamento di Mirafiori con la cassa integrazione a causa della mancanza di ordini. Stellantis ha comunicato ai sindacati (oggi la Fim presenterà i dati sulle produzioni in Italia nel terzo trimestre) il prolungamento fino a novembre dello stop alla linea della 500 elettrica, «nonostante questo modello, nei primi otto mesi dell’anno, rappresenti il 40% delle vendite nel segmento elettrico delle city-car in Europa», precisa una nota del gruppo. Stellantis, in proposito, ribadisce «di essere al lavoro per garantire la continuità di tutti i suoi impianti e delle sue attività». Ciò non toglie che il 18 ottobre, dopo 40 anni, i lavoratori dell’auto torneranno a incrociare le braccia.

Il colosso cinese Byd,

infine, dopo essersi assicurato l’ex Fiat-Fca, Alfredo Altavilla, nel ruolo di Special advisor per l’Europa, ha deciso di puntare su Alessandro Grosso, con una lunga esperienza in Fca e Stellantis, per il mercato italiano.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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