A Rimini è in corso il congresso della Cgil, intitolato “Il lavoro crea il futuro”, e oggi sul palco salirà Giorgia Meloni. L’intervento della premier è atteso alle 12. A invitarla, non senza polemiche, è stato il segretario generale Maurizio Landini, che alle critiche ha risposto di averlo fatto “perché è il momento delle risposte ai bisogni delle persone, che per vivere devono lavorare e perché rivendichiamo che le riforme devono essere condivise e fatte con il mondo del lavoro e non contro o sulle spalle del mondo del lavoro”. Ma nel frattempo lo scontro tra governi e sindacati si accende, soprattutto dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri della delega fiscale, che farà da cornice alla riforma delle tasse targata centrodestra. “Una riforma epocale”, ha detto Meloni. Critiche da opposizioni e sigle sindacali.
L’ok del Cdm e le polemiche
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La delega fiscale approvata dal Cdm prevede una nuova Irpef con tre aliquote, Iva azzerata per i beni di prima necessità, stop alle comunicazioni nei mesi di agosto e dicembre, ma anche sanzioni attenuate per i contribuenti che si sono trovati impossibilitati a pagare e per le imprese che collaborano. Il centrodestra assicura che è la base per cambiare il sistema e mettere le basi per la riduzione delle tasse. “Una vera e propria svolta per l’Italia”, ha detto Giorgia Meloni: “Una riforma epocale, strutturale e organica: una rivoluzione attesa da 50 anni”. La riforma, spiega il centrodestra, punta a instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo, in modo che prenda forma il “Fisco amico”. Opposizioni e sindacati, che già evocano la piazza, vedono solo condoni e favori ai più ricchi. “Io mi sono rotto le scatole, non ci sto più che sono io che pago le tasse anche per quelli che non le pagano, quando le potrebbero pagare più di me”, ha detto il segretario Cgil Maurizio Landini. E oggi al congresso di Rimini si annunciano scintille.