Il testo su cui il governo ha posto la fiducia andava convertito in legge entro il 29 maggio
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Il governo ha posto la questione di fiducia sul decreto bollette, all’esame del Senato «senza emendamenti né articoli aggiuntivi» e nel testo identico a quello approvato alla Camera il 18 maggio. Il testo è stato quindi approvato con 99 voti a favore, 54 contrari e 2 astenuti. Il decreto contiene disposizioni per contrastare l’aumento dei costi dell’energia e anche norme in materia di sanità e adempimenti fiscali e ha avuto il via libero nel testo identico a quello già approvato alla Camera.
Il testo (approvato a Montecitorio con 158 voti a favore, 71 contrari e sei astenuti del Terzo polo) anadava convertito in legge entro il 29 maggio. Il governo aveva posto la fiducia anche alla Camera.
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