Politica
Riforma giustizia, ok del Senato. Il testo è legge: cosa prevede
Arriva il sì di Palazzo Madama. Il ministro Cartabia: ‘Riforma fatta con il contributo di molti’. Dal divieto di ricoprire contemporaneamente cariche elettive e giurisdizionali allo stop alle ‘nomine a pacchetto’, fino alla composizione del Consiglio Superiore della Magistratura: il punto
Il Senato ha approvato la riforma della Giustizia proposta dal ministro Marta Cartabia (in foto). Il testo aveva già ricevuto il via libera di Montecitorio lo scorso aprile: adesso è ufficialmente legge. Il ministro della Giustizia ha definito il testo “un provvedimento fatto con il contributo di molti” e ha ringraziato “ciascuna forza politica per l’impegno e la disponibilità”. Dal rapporto tra magistratura e politica alla composizione del Consiglio Superiore della Magistratura: ecco cosa prevede
FUNZIONI GIURISDIZIONALI E INCARICHI ELETTIVI – Introdotto il divieto di esercitare funzioni giurisdizionali e ricoprire, in contemporanea, cariche elettive – locali o nazionali – e governative. Gli eletti dovranno collocarsi in aspettativa per l’assunzione dell’incarico, senza assegno nel caso di carica locale
I magistrati che hanno ricoperto cariche elettive o incarichi di governo con mandato di almeno un anno non potranno più tornare a svolgere funzioni giurisdizionali. Diverso il caso di magistrati candidati ma non eletti, che per tre anni non potranno più lavorare nella Regione che ricomprende la circoscrizione elettorale in cui si sono candidati, né in quella dove si trova il distretto in cui lavoravano